Cherima ha iniziato la sua carriera come funzionaria amministrativa e successivamente è diventata assessore nel Comune di Alessandria con deleghe su: politiche giovanili, manifestazioni ed eventi, innovazione digitale, smert city.
Da tempo attiva nel volontariato sia come membro del consiglio regionale ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale) Piemonte che come vicepresidente provinciale ANAS Alessandria, sarà candidata alle prossime elezioni Europee rappresentando la circoscrizione Nord-occidentale dell’Italia per Forza Italia.
La candidata pone al centro della sua campagna elettorale tematiche importanti come la sostenibilità ambientale, l’immigrazione controllata e la lotta per i diritti e la parità di genere. Uno dei suoi obiettivi principali è proporre l’esempio positivo di Alessandria come Smart City, dimostrando che anche città di dimensioni medio-piccole possono adottare soluzioni innovative e sostenibili. Questa candidatura riveste un’importanza cruciale in un momento in cui l’Europa deve affrontare decisioni fondamentali per il futuro.
L’intervista è stata occasione per fare alcune riflessioni sul significato di Europa ed il rapporto dei giovani con la politica:
Quali motivi l’hanno portata verso la candidatura alle Europee?
La consapevolezza che i nostri territori hanno l’Europa che entra letteralmente in casa, che decide e delibera direttive che i nostri comuni devono acquisire e applicare. Allora bisogna difendere questi territori, che sono obbligati ad accettare quanto viene dettato da organi superiori che spesso non ne conoscono né le problematiche né le criticità. Andiamo a fare quello che è giusto per l’Italia e per la nostra cittadinanza, che rivolge alla politica speranze e aspettative.
Quali sono i progetti e le iniziative future che le piacerebbe realizzare in Europa?
Tantissime, il problema principale è quello di poter accedere ai fondi europei che vengo raccontati come disponibili e messi a disposizione dei nostri territori e della nostra comunità come un’opportunità, ma che di fatto diventano chimere nel momento in cui si prova ad accedere. L’obiettivo principale dovrebbe essere quello di semplificare le procedure di accesso, spesso inaccessibili ai piccoli comuni, che hanno limitate risorse ma che hanno, al contempo, servizi da erogare ai cittadini, infrastrutture e/o importanti monumenti e beni culturali da salvaguardare. Trovo che poter avviare una semplificazione di accesso a questi fondi sia un dovere di chi si mette in gioco nel momento in cui si accetta una candidatura per l’Europarlamento. Un mio obiettivo sarà quello di sostenere e portare avanti l’istituzione di un osservatorio di fondi europei direttamente a Bruxelles, al fine di diffondere le informazione dell’accesso ai Fondi per tempo introducendo un severo snellimento della burocrazia e facendo ottenere ai sindaci, agli imprenditori e alle associazioni, le erogazioni dei contributi per gli investimenti sul territorio.
L’Europa non può essere unita solo dalla moneta: pace, libertà, democrazia dovrebbero essere i valori dominanti di una politica comune, qual è l’Europa che lei immagina?
Parlare di pace oggi sembra semplice e scontato ma quello che dobbiamo costruire è la pace del domani, la pace dei nostri figli deve partire dalla consapevolezza delle differenze di mentalità ed obiettivi che attraversano il mondo intero, compresa l’Europa Unita.
La mia Europa è dunque l’Europa del dialogo e della salvaguardia degli interessi comuni nel rispetto delle esigenze dei singoli Paesi che la compongono. Forza Italia, partito dai principi moderati e liberali, ne rafforzerà il dialogo.
Dal suo punto di vista quanto è importante recarsi alle urne e avvicinare i giovani alla politica e all’Europa?
“Abbiamo installato app che ci permettono di accedere ai conti bancari sul cellulare, muoviamo i nostri soldi attraverso lo smartphone, facciamo prenotazioni di biglietti aerei e del treno sul nostro tablet le case con la domotica possono essere accese e spente a distanza. Quando potremo votare utilizzando il cellulare? Ecco che allora potremo contare su una massiccia partecipazione giovanile abbandonando sistemi costosi ed arcaici adeguandoci finalmente ai socia! Se vogliamo i giovani al voto dobbiamo essere almeno contemporanei e adottare gli strumenti di una intelligenza ormai avanzata.
Dai giovani si può solo imparare dinamicità, voglia di innovare e la voglia di Europa che non hanno mai abbandonato, anzi sono quelli che la utilizzano di più con gli Erasmus, i biglietti internazionali open e video-collegamenti che li rendono aperti al mondo.
Oggi per eleggere gli Europarlamentari siamo ancora alla scheda di carta e alla matita copiativa del 1948 quando, invece nella nostra vita di tutti i giorni facciamo tutto con il dito che pigia su uno schermo. Ma ci sembra normale? Accantoniamo gli interessi di bottega e accompagniamo i nostri giovani nel mondo del domani, attraverso percorsi seri di lavoro con persone adulte che conoscono i meccanismi dei governi pubblici per sostenere una reale crescita ed un concreto sviluppo.”
Appello agli elettori
Con l’appuntamento dell’8 e 9 giugno avremo l’opportunità di indicare i rappresentanti italiani nell’Europa che ci governerà per i prossimi 5 anni e mai come oggi si sente l’esigenza che al Parlamento Europeo ci sia un nutrito numero di rappresentanti che difendano con forza, determinazione e coraggio gli interessi dell’Italia.