Borghi, il fratello di Piersanti e la…cessione di sovranità.

Borghi, il fratello di Piersanti e la…cessione di sovranità.

 

Nei giorni scorsi il senatore Claudio Borghi (Lega), ha “vivacizzato” la polemica politica, perché ha detto un’ovvietà. Che ha detto Borghi? Ha detto che il presidente della Repubblica, in un messaggio ai prefetti italiani, in merito alla festività del 2 giugno, festa della Repubblica, ha fatto riferimento impropriamente (secondo lui) alla UE, alla quale “…consacreremo, tra pochi giorni, con l’elezione del Parlamento Europeo, la sovranità.”

In effetti non è chiaro il nesso fra la festività del 2 giugno con le elezioni europee. Men che meno con la cessione “consacrata” (un totem?), della sovranità italiana alla UE.

Mi spiego. La festività del 2 giugno è stata (re)istituita, in ultimo, dall’articolo di legge che segue:

 

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  • (Art. 1, comma 1 – legge 20 novembre 2000, n. 336)

 

>  “A decorrere dal 2001 la celebrazione della festa nazionale della Repubblica ha nuovamente luogo il 2 giugno di ciascun anno, che pertanto viene ripristinato come giorno festivo.”

 

Data a Roma, addì 20 novembre 2000

CIAMPI

Amato, Presidente del Consiglio dei Ministri

Visto, il Guardasigilli: Fassino

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Come si può vedere, il testo della legge 336/2000, parla di “festa nazionale”, e quindi non “sovranazionale”; e si parla di “Repubblica” e non di “obbrobrio” sovranazionale UE.

Inoltre se vogliamo essere “precisi”, l’art. 11 della nostra Costituzione, recita:

  • L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Quindi, “la sovranità italiana appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.” (art. 1 della Cost. italiana), significa che i governanti la possono cedere ad libitum? No.

Infatti, il sopra citato art. 11, delimita i limiti della cessione di sovranità. E cioè, consente la cessione di sovranità “in condizioni di parità con gli altri Stati”. Inoltre, tali limitazioni possono essere messe in pratica, solo, e solamente, quando sono necessarie “ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”.

Per finire, sempre l’art. 11 di cui sopra, afferma che si può cedere la sovranità quando “promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

Domanda n.1: secondo voi, la sovranità ceduta alla UE, è in condizioni di parità? Ed eventualmente, con chi? Visto che solo noi cediamo sovranità alla UE.

Domanda n.2: secondo voi la UE è un ordinamento che vuole assicurare la pace e la giustizia fra i popoli, oppure vuole solo “ordinare” ai popoli UE, come devono vivere? Per non parlare del pericolo di scatenare follemente la terza guerra mondiale.

Domanda n.3: secondo voi la cessione di sovranità alla UE promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo? Come per esempio l’Onu? Oppure istiga ad andare contro altre nazioni?

Detto questo, vi ho dato sufficienti elementi di valutazione per capire meglio di che stiamo parlando. Vedete un po’ voi se siamo o no sovrani a casa nostra, e se la Costituzione viene rispettata.

Massimo Piccolo

 

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