Gli extraprofitti e il Potere della Finanza.

Gli extraprofitti e il Potere della Finanza.

 

Da giorni si ritorna a parlare di “extraprofitti”. Ho cercato la definizione di extraprofitto, ed ho trovato la seguente definizione, presa dalla “3cani”, che è la seguente:

Extraprofitto (1).

  • Eccedenza sul profitto normale del profitto effettivamente conseguito dalle imprese non marginali (nel linguaggio finanziario è anche definito sopraprofitto). Si tratta di un guadagno differenziale derivante dal fatto che il prezzo dello stesso prodotto sul mercato è unico, mentre i costi unitari medi delle singole imprese differiscono tra loro in conseguenza delle diverse capacità tecniche e organizzative degli imprenditori, di particolari situazioni di ubicazione, di disponibilità di brevetti e materie prime, di casuali circostanze di congiuntura“.

Che vuol dire. Vuol dire che se tu fai dei guadagni senza fare niente, cioè a “tua insaputa”, ossia “incolpevolmente” (diciamo): hai guadagnato senza merito.

E ciò, a parer mio, è eticamente e moralmente discutibile. Soprattutto quando, per giunta, “il prezzo dello stesso prodotto sul mercato è unico” (v. sopra).

La Meloni, utilizzando il buon senso del “buon padre di famiglia”, sta cercando da mesi di far dare una percentuale di questi “extra-profitti” allo Stato. Apriti cielo.

Non la possono chiamare “comunista”, perché è palesemente un ossimoro, altrimenti l’avrebbero sommersa di epiteti, appunto, come per esempio: “Comunista!”.

Ora, domando a voi cortesi e pazienti lettori di queste righe: come si può qualificare uno che fa profitto (e non guadagno) senza muovere un dito? Per giunta in regime di monopolio (i tassi sui mutui si alzano tutti nella stessa percentuale).

E’ utile costui alla società civile? Quale contributo dà alla società civile? Ha il dovere di partecipare alle spese dello Stato? Capisco: troppe domande.

Mi viene in mente il reddito di cittadinanza, con il quale lo Stato ha cercato di aiutare le persone che si trovavano in difficoltà economiche, e non sapevano a che santo votarsi. Quante gliene hanno dette: divanisti, sfaticati, poltronisti, bla bla bla. E perché? Perché ricevevano un “guadagno” (che poi era sussidio per la propria sopravvivenza) “senza fare niente”.

Non mi dilungo. Ma, ove ce ne fosse bisogno, questa vicenda degli extraprofitti che il governo vuole sacrosantamente tassare per aiutare “la Patria” (Ah! Chi era Costei; e poi li chiamano sovranisti): è la plastica constatazione che “la Finanza”, intesa a 360 gradi, è da molto tempo ormai molto più potente e forte della “Politica” ossia di qualsiasi governo in carica (in ultimo, domenica scorsa in tv, il Prof. Luciano Canfora, docet).

Pertanto, la Meloni, se vuole governare, deve essere molto prudente. Mi fermo qui.

Massimo Piccolo

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(1) https://www.treccani.it/enciclopedia/extraprofitto_%28Dizionario-di-Economia-e-Finanza%29/

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