L’esenzione IVA per i piccoli ETS deve essere strutturale e non in regime di proroga lo chiede la RETE ANAS

L’esenzione IVA per i piccoli ETS deve essere strutturale e non in regime di proroga lo chiede la RETE ANAS

Con il Decreto Legge mille proroghe che, tra gli altri provvedimenti, posticipa al 1 gennaio 2026 l’entrata in vigore del nuovo regime IVA per gli Enti del Terzo Settore iscritti al Registro Unico è un passo avanti importante e necessario, ma non risolve il problema è ciò che è emerso nella riunione dei presidenti Regionali della rete nazionale ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale).

Il Portavoce della rete ANAS Veneto Francesco Bitto, nel corso della riunione  ha illustrato  l’esigenza di sottoporre al Governo, una modifica dell’attuale normativa, che se dovesse entrare in vigore, nel 2026 cosi come è stata predisposta, creerebbe un danno in termini di patrimonio sociale e culturale incalcolabile. In particolare, ha evidenziato che la norma non ha tenuto conto e non ha valorizzato quei i circoletti degli anziani o altre piccole realtà che se dovessero essere assoggettate al regime iva, sarebbero destinate alla “morte”, privando in questo modo anziani e bambini della possibilità di luoghi di incontro e di socializzazione. L’assemblea della RETE Nazionale ha invitato il Presidente di promuovere in tutte le sedi opportune la necessità di un tavolo di discussione con la Comunità Europea, dalle cui norme discende il Decreto Legislativo 146/2021 che ha abrogato la disciplina di esclusione IVA degli Enti del Terzo Settore, al fine di inserire un regime, esente da iva, sulla base di un bilancio non superiore a 50 mila euro, per la salvaguardia di quei luoghi di incontro e di socializzazione oltre che di cultura. L’assemblea ha evidenziato che nella formulazione normativa precedente le attività di prestazione di servizi che caratterizzavano molte tipologie di enti erano escluse dall’ambito di applicazione dell’Iva, considerando l’ente un soggetto estraneo a una “filiera” di produzione e di conseguenza escluso tout court dall’ambito di applicazione dell’Iva, il d.lgs 146/2021 stabilisce che tali attività rientrano a pieno titolo nell’ambito di applicazione dell’Iva.

Il Presidente ha sottolineato che il terzo settore “opera in numerosi ambiti fondamentali per la nostra società ed è indispensabile nel welfare, nella cultura, nella protezione civile. I Volontari che operano negli Enti di Terzo Settore iscritti al registro sono oltre 2 milioni: la nuova normativa comporterebbe un aggravio tanto di costi quanto di adempimenti burocratici, negativi per tutte le Associazioni e difficili da gestire per quelle medio-piccole che sono la grande maggioranza, costringendole a distogliere risorse dalla mission per dirottarle sulle attività gestionali e amministrative o la chiusura delle stesse”.  La RETE NAZIONALE ANAS ritiene necessario aprire un confronto direttamente con la Comunità Europea, in modo che l’esenzione IVA torni ad essere strutturale e non un regime temporaneo di proroga.

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