Cambia tutto per non cambiare niente, profetica frase del Principe Tomasi di Lampedusa nel gattopardo ed è quello che sta succedendo in Puglia ed in particolare alla Cittadella della Carità di Taranto, dove l’ingresso del gruppo Neuromed non ha per ora portato ad alcuna soluzione. Sono cambiati i vertici con l’ingresso del nuovo gruppo ma a pagare sono sempre e solo i lavoratori che da troppo tempo ricevono briciole di acconto su emolumenti già maturati.
Una situazione insostenibile ha dichairato la presidenza della rete nazionale dell’ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale) sia per i lavoratori che per le lor famiglie coinvolte.
Allo Stato, è caduto nel nulla l’invito della Regione Puglia a regolarizzare il pregresso.
La società Neuromed, che sembra solo proiettata verso i propri interessi, per ora si è trincerata dietro la richiesta del pagamento delle fatture.
A scontare le conseguenze di tale atteggiamento sono i professionisti ridotti ormai allo stremo. Non si può giocare con la vita dei tanti operatori impegnati nel settore che con professionalità e responsabilità continuano ad operare ed è per questo che la RETE chiede che sia garantito ciò che è dovuto.
Nel nome della giustizia sociale chiediamo sia alla Regione Puglia che al Comitato che sia garantito ciò che è negli impegni della società subentrata. la RETE ANAS che che si intervenga in questa crisi cronicizzata per arrivare ad una soluzione concreta e risolutiva di una vertenza drammatica.