Mi ero appena imbattuto su “Presa diretta” (Rai 3, Iacona), sulla presentazione di Assange “per la prima volta” in tv bla bla bla…, e uno si aspetta dal bravo Iacona una trasmissione coi controfiocchi sul precedente silenzio dei Msm (Main stream media), circa l’incontro di Assange in audizione al Consiglio d’Europa. Ma il bravo Iacona, presentava l’evento come “apparentemente” recente, salvo poi precisare che trattavasi di evento dell’autunno del 2024.
Cosa volete che sia un ritardo di “Appena” 10 mesi. Si sa, i giornalisti d’inchiesta devono “approfondire” bene… Ebbene, il bravo giornalista fa vedere e sentire Assange al Consiglio d’Europa mentre dice cose “pesanti” sugli Usa. Del tipo che Mike Pompeo lo voleva morto, mentre era dentro l’ambasciata dell’Equador. Pompeo all’epoca era capo della Cia del Paese “buono” per definizione, gli Usa, che, come diceva il grandissimo Giorgio Gaber (v. link imperdibile in calce) “appena” 50 anni fa: “Gli americani sono così buoni che sono portatori sani di democrazia…”.
Ebbene, dopo solo qualche minuto di Assange parlante, il bravo giornalista (Iacona), intervista un altro giornalista palestinese, che gridava al mondo di come gli israeliani, non permettevano a nessun giornalista di mandare testi e video per il mondo, di ciò che accade in quelle zone. Dopo di che, il bravo Iacona annuncia l’argomento del giorno: I ricchi che sbarcano a Milano. E lì, sono stramazzato al suolo. (!)
Ad onor del vero, bisogna dare atto al bravo giornalista (Iacona), che quello che ha mandato in onda (Assange, e l’altro giornalista) 10 mesi fa non lo avrebbe potuto mandare, pena la distruzione professionale di Riccardino Iacona. Oggi i tempi sono più “maturi” e quindi ha potuto mandare in onda il ”minimo sindacale” circa lo stato dell’arte di “appena” 10 mesi fa in Israele, Gaza, e…d’intorni. Figuriamoci oggi.
Mi veniva in mente il tempo di Hitler e dell’olocausto. Quelli che parlano bene hanno sempre sostenuto che all’epoca della Seconda guerra mondiale, nessuno sapeva di ciò che accadeva nei campi di concentramento, con il relativo genocidio degli ebrei, e quindi i Paesi buoni non potevano fare nulla, perché ne ignoravano l’esistenza.
La domanda sorge spontanea: ma ora che, con i social, e con i bravi giornalisti che fanno sapere ciò che succede parimenti in Palestina, con il genocidio in corso (definizione Onu), come mai non si muove foglia che Netanyahu non voglia?
Per una incredibile nemesi storica, i Sionisti israeliani (ebrei convertiti e non certo nativi, ma il discorso è lungo…) stanno facendo ai palestinesi, e sotto gli occhi di tutto il mondo, quello che le loro generazioni precedenti in Germania, hanno subito, sia pure “con altri mezzi”, da parte di altri regimi. E non vale il discorso pappagallesco che “Israele è una democrazia”. Se vogliamo puntualizzare, pure Hitler è andato al potere eletto dal proprio popolo. Embe’? Se uno ammazza, ammazza. Non ci sono democrazie autorizzate ad uccidere ed altre no. O no?
Questa cosa mi ricorda il poeta Trilussa, che diceva: “La serva è ladra e la padrona è cleptomane”. Ecco, questa cosa della democrazia in Israele, mi pare la stessa cosa. Hitler era un ladro, e Netanyahu è cleptomane.
Massimo Piccolo
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( link di Giorgio Gaber )
https://www.youtube.com/watch?v=fblWxEfclyQ
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