Oggi 27 marzo si celebra la giornata internazionale del teatro, istituita nel 1962 dall’ International Theatre Institute e giunta alla sua 62° edizione. L’ International Theatre Institute è stato fondato nel 1948 a Parigi dell’Unesco ed è una delle maggiori organizzazioni internazionali non governativa dedicata al teatro. Attraverso l’istituzione della Giornata Mondiale del Teatro si propone:
“di incoraggiare gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro,sensibilizzare l’opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell’amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall’U.N.E.S.C.O.”
“L’arte è Pace” è il titolo scelto quest’anno da Jon Fosse, poliedrico artista norvegese e Premio Nobel per la letteratura nel 2023. Un titolo che assomiglia ad una preghiera in questi difficili tempi dove imperversano burrascosi venti di guerra.
Fin dall’antichità il teatro è stato il luogo centrale della comunità, considerato come fondamentale per lo sviluppo stesso delle società. Da sempre teatri e anfiteatri sono considerati spazi di aggregazione, di incontro e di scambi di idee e pensiero.
Le rappresentazioni teatrali sono uno strumento di crescita personale e simbolo dell’evoluzione umana. Il teatro era altresì considerato come un vero e proprio rituale religioso attraverso cui esteriorizzare gli aspetti irrazionali dell’animo umano.
I temi sociali trovavano libera espressione in scena attraverso la tragedia piuttosto che la commedia, iconici e immortali come Antigone, Medea e Elena, le eroine descritte da Sofocle, Euripide e Eschilo, passate alla storia per aver sfidato l’autorità. Le loro vite tragiche e tormentate davano modo di riflettere sui problemi della società dell’epoca, dando luogo a meditazioni e discussioni. Attraverso le commedie si analizzavano le disuguaglianze sociali, la politica e le contraddizioni dell’epoca.
Il teatro, dunque, è sempre stato un valido alleato della cultura, tramandando il sapere nel corso dei secoli e rendendolo accessibile a tutti, ogni essere umano ha bisogno di stimoli e l’arte con le sue molteplici forme permette il libero accesso ad una forma di conoscenza e arricchimento della consapevolezza personale, contribuendo a fondare i presupposti morali della moderna società. Infatti ancora oggi il teatro trasmette valori morali come il rispetto, l’onestà e l’impegno, rivestendo uno scopo educativo e formativo.
Attraverso la finzione della rappresentazione vengono messi in scena le problematiche del reale, in una modalità che favorisce il distacco mentale e permette di rivivere situazioni ed emozioni aiutando a rinnovarsi e migliorarsi costantemente.
Nella società contemporanea l’uso massiccio delle tecnologie consente di legare sempre di più i momenti del quotidiano con l’espressione artistica, l’evoluzione umana e sociale che stiamo vivendo ci connette maggiormente con le nostre origini e la nostra storia e il teatro è un luogo dove il passato si lega al presente, veicolando un futuro ricco di contenuti, comprensivo e accessibile nel linguaggio e nelle espressioni al mondo dei giovani.
Fare teatro è un’esperienza che coinvolge, fa riflettere, emoziona e avvicina gli uni agli altri, per questo è una forma espressiva particolarmente cara alle nuove generazioni. Il teatro diffonde la bellezza, l’arte e la cultura divenendo un importante mezzo sociale promotore di messaggi positivi.
Nel mondo moderno, il teatro valorizza un sistema educativo che aiuta ad apprendere ciò che è difficile insegnare: sentimenti ed emozioni.
Ci permette di comprendere ciò che è diverso, superando le barriere tra le lingue, i confini geografici, i paesi, unendo le caratteristiche individuali di ognuno a quelle generali dei gruppi di appartenenza.
L’arte dello spettacolo può divenire lo strumento di lavoro per un mondo più inclusivo, dove i diritti delle persone trovano ascolto. La cultura è lo strumento principe della libertà e delle opportunità, della crescita e della conoscenza per guardare al futuro con fiducia e senza paura.