L’INTERVISTA/Gianluca Magni sul set di “Whilem Tell”, svela i retroscena del Cimena

Gianluca Magni, attore in numerosi lavori tra film e fiction, tra i più ricordati “Il bello delle donne 3” e “Incantesimo”, sul set di “Whilem Tell”, diretto da Nick Hamm, film uscirà a settembre 2024, a livello internazionale, nel quale interpreta il ruolo di un soldato austriaco ci svela particolari sulla co-produzione tra Italia e Inghilterra.

Gianluca, a Cinecittà Word in Roma, è stato ricostruito interamente il castello e il villaggio annesso dove abitava Guglielmo Tell, ce ne parli?

Guglielmo Tell, è un leggendario eroe svizzero che sarebbe vissuto tra la fine del XIII e XIV secolo, la cui reale esistenza storica è ancora oggetto di disputa. Ho dovuto prendere lezioni di spada medioevale e di lotta per interpretare il ruolo di un “SOLDATO AUSTRIACO” e dico sinceramente di avere vissuto l’esperienza cinematografica più entusiasmante e costruttiva della mia carriera, avendo lavorato quattro settimane che comprendevano battaglie con spada medioevale e lotta corpo a corpo. Inoltre, è stato faticosissimo indossare costumi medioevali con annesse spade, scudo ed elmo e fare battaglie sotto il sole di fine agosto, settembre ed ottobre in mezzo a centinaia di figuranti e stuntman. Mi svegliavo al 4 del mattino e stavo sul set fino alle 17.30, 18.00 del pomeriggio tutti i giorni. Inoltre, ho dovuto tenere una concentrazione massima ogni giorno durante le battaglie per non prendere colpi che potevano causare danni fisici evidenti. Questo film, di altissimo contenuto e di grande spettacolarità, sarà distribuito nel mondo intero.

Quali sono i tuoi progetti in essere?

Ho fatto il cortometraggio dal titolo “Sotto il cielo della città”, per la regia di Pier Francesco Pingitore e di Mirko Alivernini, nel quale ho dato vita e corpo ad una tematica sociale molto importante, interpretando un Barbone, tematica troppo spesso dimenticata dalle istituzioni: le problematiche dei senza tetto. Inoltre, ho da poco finito di girare un film dal titolo “L’uomo che disse no”, per la regia di Mirko Alivernini, nel quale ho interpretato il ruolo di un ispettore di Polizia. Il film, parla di un problema sociale molto frequente nella nostra società: la difficoltà che hanno le persone che vivono con il minimo di pensione”.

Quale sono le componenti fondamentali che servono per diventare un attore di successo?

Prima cosa, ci vogliono il talento e la faccia. Studiare è fondamentale per imparare ad usare il talento nella maniera giusta. Aggiornarsi continuamente è altrettanto fondamentale. Crederci e non arrendersi mai. Alzarsi ogni mattina sapendo che bisogna sempre imparare cose nuove per evolversi e migliorare”.

Edvige Cuccarese

Articoli Correlati