In diverse città italiane aleggia lo spettro del rischio caos ai seggi per le elezioni europee; Specialmente a Palermo, stando a quanto riferito dall’Adnkronos, ammonterebbe a 1.700 il numero delle persone che a poche ore dall’apertura delle urne hanno rinunciato alle lettere di incarico per svolgere il ruolo di scrutatori nel capoluogo della Sicilia. Il Comune fin da subito si è attivato per cercare i sostituti e scongiurare una situazione di grande confusione, simile a quella delle amministrative nell’estate del 2022;
A Messina l’ufficio elettorale ha provveduto alla surroga di 38 presidenti e 308 scrutatori; anche a Bari, dove si vota pure per le amministrative, gli uffici comunali sono stati chiamati a fare i conti con un alto tasso di rinuncia degli incarichi elettorali.
A Milano la macchina elettorale è partita regolarmente nei 1.247 seggi ordinari e nei 66 seggi speciali.
Secondo quello che scriv l’Ansa, tra le cause ci sarebbe anche quella legata alla retribuzione ritenuta troppo bassa.