“La salute dell’osso: dal Medioevo ad oggi” il tema del 23° premio AILA “Progetto Donna”

“La salute dell’osso: dal Medioevo ad oggi” il tema del 23° premio AILA “Progetto Donna”

Analisi morfologica microstrutturale tra campioni ossei della Domus Tiberian a confronto con campioni dell’epoca moderna. Carichi eccessivi nell’antichità e sviluppo di precoce artrosi. Osteoporosi nell’epoca moderna per errati stili di vita tra cui la sedentarietà. Questi gli argomenti di studio illustrati in conferenza stampa tenuta con successo presso la magica cornice della Curia Iulia.

Perché la Fondazione Aila per la lotta all’artrosi ed osteoporosi, presieduta dal professor Francesco Bove, in occasione del 23° premio AILA “Progetto Donna”, che si terrà il 27 giugno al Tempio di Venere nel Parco archeologico del Colosseo, ha promosso uno studio sulla microstruttura dell’osso, in collaborazione con il Parco archeologico del Colosseo, diretto da Alfonsina Russo, e i professori Giuseppe Familiari e Michela Relucenti del Dipartimento di Scienze Anatomiche ed istologiche dell’apparato locomotore dell’Università La Sapienza di Roma.

Lo studio ha avuto lo scopo di osservare la presenza di artrosi e/o osteoporosi in ossa antiche rinvenute durante gli scavi condotti dal Parco archeologico del Colosseo nella Domus Tiberiana (2020-2021) e datate intorno al 1200.

Data la fragilità dei campioni è stata utilizzata una apparecchiatura innovativa, il microscopio elettronico a scansione a pressione variabile (VP-SEM) equipaggiato con sonda EDX. Tale strumento ha consentito di osservare i campioni di osso con una metodica non distruttiva, permettendone l’osservazione allo stato naturale, senza alcuna procedura di preparazione che li modificasse in modo permanente. Oltre all’analisi morfologica microstrutturale la sonda EDX ha consentito la microanalisi degli elementi chimici del campione, aggiungendo un dato composizionale

I risultati dello studio hanno evidenziato, anche in soggetti giovani, degenerazione artrosiche dovute a stress biomeccanico. Sono risultati assenti invece i caratteristici segni micromorfologici dell’osteoporosi, come dimostrato per confronto con campioni di collo femore dell’epoca moderna forniti dalla Fondazione AILA.

Pertanto l’analisi condotta ha rilevato che le persone erano soggette a carichi di lavoro eccessivi in rapporto alla costituzione fisica e all’età. Tale osservazione lascia spazio a considerazioni di carattere sociale sulle condizioni di lavoro di donne e bambini, sostenute da rilievi scientifici della struttura e microarchitettura dell’osso.

I professori Familiari e Relucenti hanno illustrato la metodica dello studio e i risultati ottenuti mostrando immagini sensazionali con slides comprensibili anche per il grande pubblico, aprendo un dibattito guidato dal professor Francesco Bove sui cambiamenti di salute dell’osso con le migliorate condizioni di vita e alimentari, e dei maggiori rischi dovuti alla sedentarietà della vita moderna. Presenti all’evento un nutrito pubblico tra cui anche presenze dal mondo dell’arte come il creativo Michele Spanò e lo stilista e scrittore Massimo Bomba.

Edvige Cuccarese

 

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