Le “operazioni psicologiche” dall’inglese PSYOPS rappresentano la guerra moderna attuata tramite la programmazione neurolinguistica (PNL).
Molte persone pensano che Hollywood sia stata ideata per il nostro intrattenimento, e vedono nei film una morale, un lieto fine e una speranza, perché nei film, il male perde sempre e il bene trionfa, e questo dà speranza, ma c’è una piccola percentuale della popolazione che sa bene che si tratta solo di uno strumento per la nostra programmazione.
Vi starete chiedendo come sia possibile una cosa del genere? Bene, entriamo nel dettaglio.
Hollywood fin dal 1920 ha dettato le regole sul mondo del cinema creando un monopolio e riuscendo a produrre il 90% dei film statunitensi.
Negli anni Hollywood ha dettato mode e stili di vita, creando una felicità illusoria che le persone iniziarono a desiderare, ma che non hanno mai raggiunto, si pensi al sogno americano.
Adesso molti pensano che i cambiamenti della nostra quotidianità siano normali e che i film prendano spunto dalla nostra realtà, ma è davvero così? E se fosse invece in contrario?
Hollywood è controllata da un élite dell’industria dell’intrattenimento composta da sionisti aschenaziti, un gruppo di pedofili, che trafficano bambini ed esseri umani, praticano prostituzione minorile e controllano anche i media, controllando così il grande pubblico.
Il controllo della popolazione è uno dei punti della loro agenda, e lo mettono in atto finanziando corporazioni cinematografiche e producendo film per desensibilizzare la gioventù da quei valori che hanno contraddistinto le generazioni di ieri, come quello della famiglia, del rispetto per gli altri, per i genitori e gli insegnanti, valori ormai quasi scomparsi.
Secondo il giornalista Laurent Glauzy, Hollywood e l’industria musicale sono i principali centri da cui viene praticato un autentico lavaggio del cervello che trasforma intere generazioni in masse servili. Le loro produzioni cinematografiche e musicali costituiscono potenti strumenti di indottrinamento che agiscono in modo invisibile sulla psiche. Hollywood funge da base per il progetto sul controllo mentale su grande scala. In questo modo, i programmi di intrattenimento, la musica, i cartoni animati e numerosi videogame costituiscono dei veri e propri vettori di manipolazione.
Iniziamo analizzando i film western, un “genere artistico” che racconta storie ambientate prevalentemente nella seconda metà del XIX secolo, nell’ovest degli Stati Uniti d’America (grosso modo a ovest del Mississippi), ma che in realtà non è mai esistito. Il famigerato Buffalo Bill, che nel 1883 esportò in Europa il suo spettacolo da circo Wild West and Congress of Rough Riders of the World (Il Selvaggio West e il convegno dei cavalieri più duri al mondo), ecco dove tutto ebbe inizio. Il Far West americano dipinto nella cultura popolare in realtà non è mai esistito. Ma si è piantato profondamente nei cuori e nelle menti di tutto il Pianeta, raffigurando come eroe l’uomo bianco, mentre il nativo americano o detto anche pelle rossa, era il cattivo e l’indigeno di turno. Sembrerebbe un messaggio di discriminazione razziale che Hollywood instillava nelle mente delle persone, bianco buono, pelle rossa o scura cattivo. Un messaggio che giustifica il genocidio compiuto circa 300 anni prima.
Negli anni 90 ci hanno fatto il lavaggio del cervello con serie tv come, E.R. – Medici in prima linea, attirando l’attenzione delle donne usando come attore George Clooney, seguito poi da Grey’s anatomy, Scrubs, dott. House, tutta una sfilza di serie tv che hanno appassionato le persone facendogli credere che in ospedale funzionasse davvero bene e che i medici fossero davvero preparati come nei film, cosa ampiamente smentita, specialmente negli ultimi anni, quando, chi è entrato negli ospedali è stato parcheggiato nei corridoi o da soli in stanze piccole e fredde, mentre i medici e infermieri stavano studiando il nuovo balletto da mettere su tik-tok, a loro è bastato seguire i protocolli su tachipirina e vigile attesa.
Hollywood non ha fatto altro che prepararci per decenni a ciò che è stato messo in atto, soprattutto negli ultimi anni.
Adesso andiamo avanti esaminando i film di genere “sci-fi”, che non parlano del passato, ma del futuro, un futuro ormai presente.
Alcuni film ritraggono palesemente l’agenda di questa èlite, come: The Matrix, Fight Club, The Labyrinth, Hunger Games, Equilibrium, tutti film che prendono spunto dal libro “Brave New World”, un romanzo di fantascienza di genere distopico scritto nel 1932 da Aldous Huxley. È il suo romanzo più famoso e ne sono stati tratti alcuni adattamenti televisivi, su temi quali lo sviluppo delle tecnologie della riproduzione, l’eugenetica e il controllo mentale, usati per forgiare un nuovo modello di società, tratteggiando una distopia in cui l’uomo vive in un drammatico limbo esistenziale.
Il ritratto tracciato dall’autore di questo mondo nuovo è freddo e distaccato, ma vi traspare una cinica esaltazione degli aspetti grotteschi del dramma, sui quali Huxley si sofferma.
Huxley già quasi 100 anni fa, scrisse del futuro che per noi è oggi quasi il presente.
Hollywood prendendo spunto da questo romanzo, ha proiettato sul grande schermo film quali:
- Demolition Man: ambientato nella Los Angeles del 1996 un poliziotto e un criminale vengono entrambi vengono condannati a “congelamento correttivo o criopreservazione” in un crio-penitenziario e trentasei anni dopo, il 3 agosto 2032 vengono rimessi in libertà e in questa nuova realta scoprono che, la polizia si ritrova impreparata a far fronte alla violenza del crimine, la società ha subito enormi cambiamenti, Los Angeles ha inglobato le città vicine di San Diego e Santa Barbara diventando San Angeles, e ora tutti i cittadini sono educati e tranquilli. I peggiori crimini sono “violare il coprifuoco” e dire parolacce, c’è un solo uomo a comando di tutto, si promuove il cibo riciclato, è in vigore il distanziamento e il sesso si fa in modo virtuale con il visore. Il nome dell’attrice Sandra Bullock nel film è Lenina Huxley, come lo scrittore del romando da cui il film prende spunto.
- In Time:film del 2011 di genere drammatico distopico, è ambientato nell’anno 2169, dove le persone sono geneticamente programmate per invecchiare soltanto fino a 25 anni. il loro sviluppo fisico si ferma a 25 anni, quando sul loro braccio un timer, fermo dalla nascita fino ad allora, inizia un conto alla rovescia, che dura solo un altro anno, al termine del quale l’individuo morirà all’istante. Questo limite può essere esteso con ulteriore tempo, permettendo di vivere ancora, senza peraltro invecchiare fisicamente. Il tempo, quindi, è diventato la valuta corrente con cui la gente viene pagata per il proprio lavoro ed è il mezzo di pagamento per le necessità ed i lussi. Tramite una particolare tecnologia, inoltre, è possibile immagazzinarlo in appositi apparecchi ed essere trasferito di persona in persona. Ne risulta, pertanto, una società squilibrata, dove i ricchi possono vivere per sempre, mentre gli altri, considerati “i poveri straccioni”, cercano di negoziare giorno per giorno la loro sopravvivenza.
- Equals: film del 2015 racconta di una futura società distopica chiamata “Collettivo” (“Collective” in originale) vivono gli “eguali” (“Equals” in originale), esseri umani di ogni età (specialmente giovani), incapaci di provare sentimenti, una caratteristica ottenuta attraverso esperimenti genetici al fine di realizzare una società stabile e non violenta e creare un equilibrio di convivenza perfetto tra tutti gli esseri umani. Una nuova malattia, nota come SOS (“Switched On Syndrome“, ovvero “sindrome da eccitazione“) risveglia emozioni dimenticate, infondendo l’amore, la depressione, la sensibilità e la paura. Chi contrae questa malattia viene allontanato dalla società, ufficialmente rinchiuso in un “centro di recupero per il deficit emozionale neuropatico” noto come DEN(da “Defective Emotional Neuropathy“) e mai più rivisto, dato che è pratica abituale incentivare o assistere al suicidio dei malati. In questa società ogni “impiegato” ha la propria postazione ben differenziata, distanziata e moderna, ed un proprio appartamento. In questa nuova e moderna società le ragazze selezionate, giunte all’età di 25 anni, vengono chiamate per il cosiddetto “servizio di concepimento”, ovviamente tramite fecondazione in vitro e senza alcun rapporto fisico.
- Ready Player One: film del 2018, ambientato nell’anno 2045 in cui l’inquinamento e la sovrappopolazione hanno rovinato la vita sulla Terra e molte delle sue città sono diventate baraccopoli. Come via di fuga dalle loro vite nelle città decadenti, le persone si immergono nel mondo virtuale di OASIS (acronimo di Ontologically Anthropocentric Sensory Immersive Simulation), dove possono prendere parte a numerose attività per lavoro, istruzione e intrattenimento.
- The Giver – il mondo di Jonas: su questo film vi dico solo che, porsi le giuste domande e diventare consapevoli, mette paura al sistema.
Questi film e tanti altri sulle pandemie e catastrofi “naturali” sono serviti a programmare in modo anticipato il nostro cervello, in modo da metabolizzare questi eventi, prenderne familiarità e quando si presenterà l’ennesimo allarme sociale, il distanziamento o il lock-down, accetteremo tutto supinamente, perché i film ci hanno fatto credere che questi protocolli sono necessari per la nostra sicurezza, e “normali” perché sono gli stessi dei film.
Se pensate che ‘2001: Odissea nello Spazio’, o la saga ‘Terminator’ non fossero una programmazione predittiva che offusca il confine tra realtà e finzione, allora non si è colto il punto.
C’è da riflettere anche su quanti eventi reali sono stati anticipati dai cartoni animati per adulti come “The Simpson”, “South Park” o “Futurama”, è difficile che tutti questi eventi predetti e poi accaduti in maniera esattamente identica siano casuali.
In diverse serie tv come “The 100” o film come “Passengers”, sono stati mostrati dei letti in grado di guarire qualsiasi malattia e/o lesioni fisiche, questi letti si chiamano “Med Beds” (letti medici) ed usano una tecnologia basata sulla fisica quantistica che riprogramma il nostro DNA. In realtà questa è una tecnologia che esiste da più di 50 anni, utilizzata in campo militare ed è sotto il loro controllo.
Se invece pensiamo a quello che il mondo ha vissuto dal 2020 ad oggi e osserviamo i film sopra elencati, noteremo che ci sono correlazioni con quanto ci viene prospettato.
Tutti i film sci-fi degli ultimi decenni iniziano tutti a seguito di una apocalisse, e i giorni dell’apocalisse li stiamo vivendo proprio adesso (pandemie, emergenze, terremoti, incendi, alluvioni) e guarda caso, tutti questi film sono ambientati tutti tra il 2020 e il 2034.
Questi film ci stanno anticipando l’agenda Davos 2030 – 2050, cosicché quando diverrà realtà noi saremo pronti ad accettarla. Non è forse questa una programmazione a eventi futuri?
Non sono forse queste le forme pensiero che vengono instillate nella nostra mente, facendo sì che si materializzino?
In conclusione, quando guarderete un film, saprete che stanno cercando di programmarvi per il futuro che verrà, quindi guardatelo con consapevolezza e spirito combattivo, pensando al fatto che il nemico vi sta dando preziose informazioni su come agirà e su come potere reagire.
Della identità digitale, delle città di 15 minuti e tanto altro è stato ampiamente discusso negli articoli precedenti, siamo solo noi a decidere se diventare “Equals” o restare persone umane capaci di provare emozioni e rimanere liberi di scegliere come vivere la nostra vita.
Francesco Paolo Cinquemani
*avvocato