L’uomo e il c…uore pulsante.

L’uomo e il c…uore pulsante.

 

Il caso del Ministro Sangiuliano (che ha la mia più grande simpatia) e della sua consulente culturale di “grandi eventi”, al secolo, dottoressa Maria Rosaria Boccia, da Pompei: conferma, ove ce ne fosse bisogno, due cose.

La prima, é che l’uomo è debole, e spesso (i presenti sono sempre esclusi), ragiona col c…uore.

La seconda, è che viviamo nel “mondo al contrario”. Ci sarebbe pure una terza, ad adbundantiam, e cioè che l’Italia è un Paese, oltre che di santi, poeti, navigatori, bla bla bla…: pure di persone faziose e ipocrite. Soprattutto nella categoria dei politici e opinionisti alle vongole spiaggiati nei talk-show: scusate “l’inglesismo”. Ma ormai siamo sopraffatti dalla lingua inglese, che non ne usciamo più. Avete presente l’anno 2024?

Bene, mi corre l’obbligo aprire una…”parente” (copio il grande Totò). Da un po’ di tempo a questa parte, sento dire ai più noti degli spiaggiati opinionisti alle vongole, che l’anno 2024, non si legge più “duemilaventiquattro”, ma bensì “venti-ventiquattro”. Mi sono chiesto più volte il perché di questa improvvisa “mania”, e non mi so dare una pur ragionevole motivazione.

L’unica motivazione apparente, è il fatto che in lingua inglese l’anno solare si legge non in numerazione progressiva (duemilaventiquattro), ma in numerazione per accoppiata (venti-ventiquattro). Chi ha studiato la lingua inglese lo sa.

Invero, un’altra possibilità di questo italico analfabetismo di ritorno, appartiene al vizio di molti italiani di essere provinciali fino alle midolla, nonché di fare i “fichi”, non nel senso di frutta, ma nel senso “comune” del termine. Mi fermo qui, non occorre andare oltre per capire il grado di triturazione dei neuroni di molti italiani. In particolare i più bei “fichi” del bigoncio.

Una preghiera ai cortesi lettori di queste righe: se vi imbattete in uno di questi “Signor venti-ventiquattro”, ossia in un soggetto indebolito dalla triturazione dei propri neuroni da misteriosi virus, chiedetegli perché lo faccia. Perché, deve pappagallescamente ripetere una cosa che non ci appartiene da nessun punto di vista? Grazie. Dio ve ne renderà merito.

Scusate la “parente”, ma non ne posso più di questi “fichi” secchi, lasciati pascolare nei talk-show.

Ma torniamo al nostro ministro Sangiuliano, che ha, ripeto, tutta la mia simpatia. In tutta onestà intellettuale: ma crediamo davvero che il mio (da italiano) simpatico ministro, sia l’unico uomo che ha nel suo staff una “esperta” che lo accompagna?

Ma suvvia, ma dove vivete. Il bravo Gennaro (ah! S. Gennaro) si è dimostrato di una genuina ingenuità (scusate il bisticcio di parole), tutta napoletana.

Ma benedetto uomo, direbbe il fu (politicamente parlando) Tonino Di Pietro, altro campione di ingenuità che gli sono costati il ritiro dalla magistratura e dalla politica (non mi soffermo, sono cose note): Ma che fai? Mica sei uno dei fichi di cui sopra. Tu sei il ministro della Cultura, non puoi ragionare col c…uore. Devi ragionare col     c…ervello.

Ma come pensava il ministro che i suoi “tour culturali” potessero passare inosservati?

Siamo in Italia, terra di faziosità congenita. In particolare al Governo della Meloni, alla quale non le perdonano manco un…”rutto”; figuriamoci una succulenta soap opera di questo genere.

Ragioniamo. Si può? Allora vediamo i fatti. Il Ministro ha speso soldi pubblici per le spese della dottoressa? Pare di no. Il Ministro ha rivelato cose riservate del suo ministero? Pare di no. Il Ministro poteva legittimamente (eventualmente) nominare la dottoressa “consulente”? Pare di sì.

Il Ministro poteva intessere una relazione affettiva con chi vuole? Certo che sì. Ma sono fatti privati. Punto. Tutto questo bailamme meriterebbe davvero miglior sorte.

Nel mondo al contrario in cui viviamo, é semplicemente incredibile che politici, giornalisti, (opinionisti, ecc…) dei mass media dominanti, si occupino di sottane, invece (per esempio) di fare iniziative per far smettere al governo italiano di mandare armi a paesi in guerra, come l’Ucraina, e non avere soldi per la sanità, depauperata negli ultimi decenni, di decine di miliardi, a favore non certo del cittadino inerme di fronte al “sistema”.

Lo impedirebbe l’articolo 11 della Costituzione italiana, spesso invocata a sproposito, che recita: ”L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali;…”.

E quindi i politici, soprattutto dell’opposizione in primis, giornalisti, ecc…: dovrebbero subissare il vertici istituzionali, soprattutto il “garante della Costituzione”, di messaggi di protesta verso questo vero e proprio “abuso di Costituzione”.

Ma nel paese dove un Presidente del Consiglio dice, contro persino il bugiardino dei vaccini (diciamo), i “vaccini” prevengono il contagio e si è al sicuro da trasmissioni del virus del covid: di quale Italia stiamo parlando?

 Massimo Piccolo

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