Interno Studio Tv di uno dei tanti “Talk-sciou”. La conduttrice si rivolge al Generale Vannacci (in collegamento esterno):
> Conduttrice Tagadà: Senta generale. Subito subito, mi tolga un dubbio. Le sarà capitato di osservare che aveva usato la metafora sbagliata? Cioè noi ci siamo lasciati che io ho mandato in onda delle immagini in cui Lei diceva che arrivava lo Tsunami. Che Lei, sarebbe stato lo Tsunami. Quest’onda pazzesca. Ora, io Le voglio dire, lo Tsunami non è un’immagine felice. Lo Tsunami porta devastazione come Lei ben sa. Quindi si è pentito? Perché seno’ viene da chiedersi a chi vuole portare danno. Perché lo Tsunami porta danno. Allora essere maliziosi uno pensa che lei vuole portare danno a Salvini…ma faccia finta che io non l’ho detto…prego…
> Generale Vannacci: Dottoressa, vede, l’arte della strumentalizzazione delle parole nella sua bocca diventa proprio una scienza. Lo Tsunami è un qualche cosa di travolgente. Un qualche cosa di irruento, un qualche cosa che porta trasformazione. E’ solo Lei a vederla come la devastazione in senso negativo.
Non paga della “risposta”, la conduttrice, invece di restare tramortita da Vannacci che l’ha definita una scienziata della strumentalizzazione, si mette a ridere di gusto che pareva Kamala Harris, quando parla di Trump, e continua.
> Conduttrice: (ridendo di gusto) si chiama morte, lo Tsunami porta morte…Vannacci, su questo non c’è discorso (continuando a ridere di gusto).
> Generale: guardi guardi, è come quando si dice un terremoto politico. Anche il terremoto porta la morte, ma è normalmente usato nel linguaggio comune…
Bene. Vi risparmio il resto. In effetti, dopo, interviene una parlamentare di Avs, tale Piccolotti, che ha palesemente stravolto il senso di una precedente affermazione di un giornalista in collegamento…
Ma potrete vedere e sentire il tutto, accedendo al link della trasmissione che riporto in calce a queste righe.
Caro lettore, c’è da commentare? Abbiamo assistito allo schema paradigmatico di ciò che accade nel 90 per cento dei Talk-sciou dei mass media dominanti (main stream), nei quali si stravolgono spesso, senso e significati di opinioni diverse dalla narrativa ufficiale, tentando di ridicolizzare l’interlocutore. Evidentemente non avendo argomenti solidi con cui contro dedurre i ragionamenti del…”malcapitato”.
Come diceva lo scrittore e poeta francese Paul Valèry (1871 – 1945): “Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore“.
E la chiamano democrazia.
Massimo Piccolo
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(andare al tempo: 1h e 5 minuti e sentirete con le vostre orecchie)
https://www.la7.it/tagada/rivedila7/tagada-18-10-2024-563333
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