Un canale di collaborazione e confronto tra undici organizzazioni europee attive nell’ambito oncologico. Obiettivo: mettere a terra azioni concrete da proporre alla Commissione europea che possano aiutare a combattere le disuguaglianze nell’accesso alle cure contro il cancro.
È il risultato della tavola rotonda del pomeriggio, al termine dell’evento “Curare il cancro: l’impegno dell’UE contro le disuguaglianze oncologiche”, tenuto oggi presso la Sala Marconi del Consiglio Nazionale delle Ricerche, a Roma. L’appuntamento è stato organizzato dal Centro Europe Direct Roma Innovazione, operativo presso Formez PA, in collaborazione con la rete dei Centri Europe Direct Lombardia, Trapani Sicilia, Molise, Roma Tre, Città Metropolitana di Roma con il Centro di documentazione europea del Consiglio Nazionale delle Ricerche.
A discutere delle linee d’azione, dopo la conferenza internazionale della mattinata, tutti gli stakeholders coinvolti: medici, pazienti, infermieri, centri di ricerca, Ong, che si rivedranno a breve per definire le modalità e tipologie di azione.
“Ḗ una giornata molto importante, che arriva a poche settimane dalla scomparsa di Claudia Salvi, che era la vera anima di questo progetto e che sarebbe stata felice di quanto abbiamo fatto oggi”, ha affermato Raffaella Scordino (Formez PA), referente di Europe Direct Roma Innovazione. “L’obiettivo è quello di lavorare con tutti gli attori europei per una call to action finalizzata a inaugurare un importante lavoro di squadra”.
A ricordare la figura di Claudia Salvi anche Patrizia Ravaioli, Dg di Formez, intervenuta da remoto.
Walter Ricciardi, President Mission Board for Cancer dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, è intervenuto in mattinata sottolineando importanti aspetti della tematica: “La diagnostica è molto implementata – ha affermato -, più di quanto i media sottolineino. Bisogna perciò migliorare sulla divulgazione, oltre che sulla prevenzione” Ricciardi ha poi parlato di EU for Health, programma di integrazione che l’UE cerca di lanciare “su quanto l’interconnessione sistemica tra salute pubblica, salute ambientale e crisi dell’acqua sia la vera risposta per essere efficace sulla prevenzione”.