La Presidenza nazionale della rete associativa ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale), a nome di tutti gli affiliati, esprime solidarietà alla Polizia di Stato e di vicinanza alla Famiglia dell’agente che ha perso la vita questa mattina (10 novembre 2024), nell’adempimento del suo dovere.
Ancora un volta, ha sottolineato la Presidenza nazionale, un morto sul lavoro e nell’adempimento del proprio dovere, per garantire sicurezza e ordine sociale nel paese.
Ci si augura, ha sottolineato il Presidente, che di fronte ad un fatto cosi grave non sia motivo di scontro politico, ma una seria riflessione, per aumentare la sicurezza sul posto di lavoro, anche di coloro che si occupano – giorno e notte – di garantire la sicurezza dei cittadini, sempre più a rischio da un contesto sociale decaduto e degenerato sotto tutti i profili sia morali che culturali.
Negli ultimi giorni, ha concluso il Presidente nazionale, la Polizia di Stato e le istituzioni in generale sono state bersagliate da polemiche ingiuste e violente volte solo a screditare le istituzioni ed il concetto di autorità, quale concetto di democrazia, ordine e organizzazione.
La politica tout cour dovrebbe occuparsi del bene comune, seppur nella differenza dei percorsi, ma non certo con il continuo attacco alle istituzioni, di cui la politica stessa (destre e sinistra) dovrebbe essere la massima espressione delle istituzioni, quale ordine ed organizzazione costituzionale e non dovrebbe cercare la delegittimazione, cosa che troppo spesso si verifica sia per mancanza di valori o di idee, frutto indubbiamente di una mancanza di preparazione culturale, accreditando cosi un sistema di anarchia sociale.