LA Rete associativa ANAS avvia una campagna di sensibilizzazione volta a prevenire le truffe online

LA Rete associativa ANAS avvia una campagna di sensibilizzazione volta a prevenire le truffe online

La Presidenza Nazionale comunica, che in un mondo che sta cambiando, i tentativi di truffa online sono sempre piu aggressivi e cambiano metodo e strategia ogni giorno ed a tal fine invita tutti i presidente della rete e delle associati di sensibilizzare, anziani e meno anziani, di non lasciarsi abbindolare da guadagni facili, da presunte eredità o di bollette o fatture scadute o di fatture non pagate.

La presidenza segnala che in questi ultimi giorni si stanno intensificando i tentativi di truffa con varie modalità. A tal fine suggerisce di verificare la fonte e di non usare i telefoni riportati nelle mail e noi messaggi che è stato ricevuto, ma di verificare attraverso i portali istituzionali e degli enti, ed in caso di dubbi di rivolgersi alle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia di Stato o Guardia di Finanza).

Si segnala l’ultimo tentativo, in ordine di tempo, che è stato posto in essere nei confronti dell’affiliata Symposium: “L’affiliata ha ricevuto una richiesta di pagamento di una fattura, di pochi spiccioli, perfettamente coerente con il costo reale del servizio venduto da aruba per la gestione delle caselle di posta elettronica.

la richiesta, apparentemente fatta da “assistenza aruba” sollecitava il pagamento di 5,99, specificando che le carte caricate, a suo tempo, non gli consentivano di prelevare la somma e che avrebbe interrotto il servizio a breve”.

Solo per dovere di informazione, il gestore delle caselle ed il provider del portale non è aruba, per tale ragione si è capito subito che si trattava di una truffa. Ma la tecnica utilizzata merita di essere segnalata. infatti, se si analizzano i dettagli: è stato verificato che il mittente, seppur come utente risultava ” assistenza aruba”, la mail era di altro soggetto – mittente, come si evince nella foto,  non è di aruba bensì di un soggetto sconosciuto.

Le medesime modalità, purtroppo, vengono poste in essere, con tantissimi enti gestori di servizi quali per es. enel, gas, telefono, inps, inail ecc.

Altre volte comunicano presunte eredità o lasciti fatti a favore del destinatario della chiamato o mail da parte di soggetti (zii sconosciuti, donne ricche che hanno preso a cuore la situazione, oppure che in sogno, al defunto, era stato segnalato il loro nome ecc.) e che serve, per  avviare la procedura per il recupero delle ingenti somme  – inesistenti – il pagamento di una piccola somma per la gestione della pratica, è una truffa!

Altra tecnica, ampiamente fortemente diffusa, è quella di invitare chi ha masso in vendita, sui social, un bene di andare all’ATM (sportello bancario  postale ) e di seguire le indicazioni, suggerite dall’acquirente, per prelevare la somma dal conto corrente dell’acquirente, è una truffa! non è possibile il prelievo dal conto di una somma di denaro da un conto corrente di altro soggetto.

Molte volte, la richiesta di tale procedura, è dettata dall’esigenza “dell’urgenza di avere il bene” e che non possono andare a fare il bonifico (sono in montagna e non posso andare alla posta e mi servono le catene” e chiedono al venditore di procedere al prelievo dal conto dell’acquirente, che si ribadisce, non è possibile

Serve una vera campagna di sensibilizzazione, nella consapevolezza, che il mondo sta cambiano e stanno cambiando anche le modalità di truffa ai danni di tantissime persone.

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