Giovedì 6 febbraio 2025, presso la Sala Teatro della Parrocchia di Santa Lucia, si è tenuta la presentazione del libro “Destinati alla Vita” di Mons. Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia per la Vita e gran cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II. L’evento, organizzato dal Circolo delle Vittorie, ha registrato un’ottima affluenza di pubblico, attirando numerosi partecipanti interessati ai temi di fede, cultura e società.
Un evento di alto valore culturale e spirituale
La serata è stata moderata da Antonio Fugazzotto, presidente del “Circolo Delle Vittorie”. L’evento ha visto la partecipazione di autorevoli ospiti che hanno dialogato con l’autore, offrendo al pubblico una riflessione profonda sulla vecchiaia e la sua valenza non solo come età biologica, ma anche come tempo di crescita interiore. Eleonora Daniele, giornalista e conduttrice di “Storie” su Rai Uno, con il suo intervento ha introdotto il tema del libro, sottolineando l’importanza di una lettura spirituale della vecchiaia. Mons. Vincenzo Paglia, infatti, nel suo volume, unisce le prospettive sociali a una visione spirituale, proponendo una rivalutazione della vecchiaia come tempo di grazia e crescita interiore. Don Gaetano Saracino, parroco della Parrocchia di San Giuseppe Cafasso di Roma e opinionista TV, ha evidenziato come Papa Francesco abbia raccolto la sfida spirituale della vecchiaia, sviluppando il suo insegnamento sul tema e istituendo una festa liturgica per celebrare i nonni. Massimiliano Smeriglio, Assessore alla Cultura del Comune di Roma, ha invece sottolineato l’importanza di promuovere il dialogo tra le generazioni, valorizzando il patrimonio culturale e umano degli anziani. Numerose sono le domande che riguardano il momento ultimo della nostra esistenza. Se c’è un “fine vita” che non possiamo semplicemente rimuovere, esiste però anche una continuità della vita nella sua forma eterna, amata da Dio da sempre, e verso la quale dobbiamo camminare con speranza, meno preoccupati di sopravvivere e più attenti al tema del risorgere.
Una prospettiva di risurrezione e speranza
Mons. Paglia si concentra anche sull’ultimo articolo del Credo, «aspetto la risurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà». La prospettiva cristiana di una vita che non finisce con la morte è centrale nel suo libro. L’autore narra della risurrezione di Gesù, del mistero della risurrezione della carne, della salvezza che va intesa come universale e non individuale, e della beatitudine celeste.
Momenti di arte e poesia
Oltre alla discussione sul libro, l’evento ha offerto anche momenti di grande valore artistico e culturale. Le letture sono state affidate a Daniela D’Urso, che ha saputo emozionare il pubblico con la sua interpretazione dei testi. Inoltre, i partecipanti hanno potuto ammirare le opere dell’artista Rosella Giorgetti, che ha dichiarato: “ho sempre amato il genere astratto, in quanto ogni quadro lascia una lettura personale. Consiglio di osservare a distanza le mie opere, per poter interpretare in modo soggettivo la vicinanza ad oggetti, paesaggi, persone e creature che appartengono alla vita reale.” Le opere di Giorgetti, esposte in sala, hanno contribuito a creare un’atmosfera evocativa e riflessiva. L’angolo della poesia, curato dal celebre poeta Guido De Paolis, ha arricchito ulteriormente l’incontro con i suoi versi ispirati.
Biografia di Rosella Giorgetti
Rosella Giorgetti nasce il 22 gennaio 1965 a Torre San Patrizio (FE) e, giovanissima, inizia a mostrare crescente interesse per la cromia dei colori e per l’idealizzazione delle forme. Nel 1989, bramosa di apprendere i fondamenti della pittura ad olio, si affida agli insegnamenti del Maestro Mauro D’Ottavi e, nel 1990, le viene conferito il premio “La Conchiglia”, vincendo con i consensi unanimi sia del pubblico che della giuria. Negli anni successivi, sperimenta nuove tecniche, come l’olio e la spatola. Nel 2020 scopre e rimane affascinata dall’utilizzo dell’acrilico, che continua tutt’oggi a sperimentare spingendosi sempre oltre la pennellata. I suoi quadri esprimono emozioni nei colori, che possono apparire all’occhio dirompenti, ma che, ad una più attenta osservazione, nascondono e svelano d’un tratto immagini e forme che si muovono in sincronia tra le esplosioni delle sfumature e delle originali applicazioni che all’artista piace spargere sulla tela.
L’evento si è concluso con un sentito applauso e un momento di confronto tra il pubblico e i relatori, confermando ancora una volta il valore della cultura e del dialogo come strumenti di crescita personale e collettiva. La presentazione di “Destinati alla Vita” ha dimostrato quanto sia importante riflettere sulla vecchiaia non solo come fase della vita, ma come tempo di rinnovamento spirituale e crescita interiore.