Ecco Un amico invisibile di Gina Scanzani, edito da Bertoni Editore. Dalla lotta contro una malattia rara e l’isolamento nasce una storia di rinascita. Attraverso la scrittura, l’autrice trova forza e connessione, trasformando il dolore in resilienza. Un amico invisibile è un viaggio emotivo che invita a riflettere sul potere della mente e sull’importanza di ascoltare la propria voce interiore. È un libro che tocca il cuore e dimostra come, anche nei momenti più bui, sia possibile trovare la luce.
Il volume narra la straordinaria storia di chi ha abbracciato la vita nonostante la malattia, scoprendo che nulla è impossibile. È la testimonianza di resilienza e coraggio intrecciata con esplosioni di creatività. Le vicende raccontate rivelano la tenacia nel perseguire i propri sogni e la forza di volontà che conduce a superare ogni ostacolo.
È un processo complicato quello che vive una persona affetta da qualsiasi patologia: depressione, rabbia, dolore, umiliazione, ricerca continua di una stabilità che tarda ad arrivare. Una vita costellata di difficoltà, quella raccontata da Gina Scanzani, autrice di Un amico invisibile. Un mondo complesso che vede l’autrice, e tutti coloro che vivono esperienze simili, spinti ai margini di una società che non include ma giudica e strattona chi conduce una vita diversa, senza alcuna colpa.
L’autrice, infatti, attraverso il suo libro, intende dare voce a chi non ne ha, infondere speranza in chi soffre, celebrare la bellezza della vita che, nonostante tutto, continua a brillare.
Il testo racconta con estrema efficacia la scoperta dell’epilessia, poi della sclerosi tuberosa e infine di tre forme di cancro piuttosto aggressive. Lo sguardo dell’autrice, accompagnata dal sostegno di sua madre e dell’amica Alessandra, non appare tuttavia funesto o negativo; al contrario, intende mostrare come il dolore non debba essere necessariamente un punto di approdo definitivo, ma possa diventare anche una semplice fase. È un percorso di rinascita, raccontato da una voce attenta e precisa.
La positività, descritta dall’autrice, tocca ambiti vasti e variegati, come lo sport, l’amicizia e soprattutto l’uso terapeutico della scrittura. La scrittura, infatti, diventa l’antidoto perfetto contro l’ansia e il dolore, una vera e propria torcia nella notte.
Il libro, nato come evasione dalla realtà, apre le porte ai suoi lettori raccontando i chiaroscuri di chi vive con una patologia e, al tempo stesso, non ha intenzione di arrendersi.
Il titolo Un amico invisibile acquista pieno valore pagina dopo pagina, riflettendo sull’importanza del nostro io interiore che non solo ci sostiene e ci ascolta, ma è capace di scandire le nostre giornate proprio come farebbe un metronomo.
L’autrice afferma con estrema certezza: “L’epilessia non mi definisce più”, attraverso un percorso di accettazione e ricerca della propria interiorità. Una strada che purtroppo non la vede madre per cause di forza maggiore, ma che la definisce come essere umano in quanto vivo e degno di felicità.
Il “qui et ora” dell’autrice prende forma attraverso capitoli vividi e intensi, un monito efficace che invita i lettori a vivere pienamente la realtà senza paura e senza ansia. È un invito a non arrendersi mai, neppure dinanzi a una triste evidenza; un invito a combattere sempre per sé stessi e per le persone che amiamo; un invito a non escludere nessuno, neppure le persone considerate “svantaggiate”.
Un libro, quello di Gina Scanzani, che attraverso una storia autobiografica intende abbracciare tutti e sciogliere i nodi del dolore.