Servono almeno 30 mila nuovi addetti; senza nuovo personale le 1.038 case di comunità, 307 ospedali di comunità e 340 Centrali operative territoriali in via di realizzazione diventeranno cattedrali nel deserto. La denuncia della Uil, presentando il report del servizio politiche sociali e welfare, sanità, mezzogiorno, immigrazione della Uil in merito all’assegnazione delle risorse finanziarie per l’attuazione degli interventi del Pnrr sulla missione 6 salute.
“Con la pandemia da Covid 19 sono emerse, in tutta la loro gravità, le carenze strutturali della medicina del territorio. Questi ritardi stanno provocando, come riflesso immediato e più importante, l’aumento esponenziale dei carichi di lavoro per il personale infermieristico e medico che, dopo anni di grave stress lavorativo, stanno scegliendo di lasciare il Servizio sanitario nazionale per la sanità privata o per trasferirsi all’estero, dove gli stipendi sono più alti e i carichi di lavoro meglio gestiti, determinando così l’ulteriore depotenziamento della sanità pubblica italiana”. E’ quello che ha sostenuto il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.