Apriamo questo articolo sull’analisi del Patto di Stabilità approvato dalla Commissione Europea uscente ed accettato dal Governo Meloni nel Consiglio Europeo;
La proposta originaria del Patto di Stabilità, prodotta della Commissione Europea lo scorso anno, aveva degli elementi di continuità con l’approccio del Next generation Eu, centrato sulla solidarietà, dove i singoli stati membri concordavano insieme alla Commissione Europea quali erano i percorsi da intraprendere per il rientro dei propri debiti pubblici.
Con le modifica introdotte dal Consiglio europeo si ritorna infatti ad un approccio intergovernativo nel quale la Commissione Europea non assume più il ruolo di partner degli Stati membri e insieme a loro decide un percorso di rientro dal debito, ma diventa un forte controllore. Questo perché il Consiglio Europeo ha reintrodotto dei parametri numerici, molto rigidi, quindi la commissione deve farli rispettare ai singoli Stati; PIL al 60 % e deficit al 3%, mentre l’Italia nel 2023 aveva già portato il proprio deficit al 7,4%.
Il Governo Meloni ha avuto un atteggiamento incomprensibile, perché in sede di Consiglio Europeo ha accettato il compromesso sulla nuova versione del Patto di Stabilità che era stato presentato, circa quattro mesi fa, e che ha votato senza fare obiezioni in Consiglio Europeo, salvo poi, poi nelle votazioni del Parlamento europeo, i deputati Italiani legati alla maggioranza di questo governo si sono astenuti.
Perchè il Governo e anche le opposizioni, per il bene dell’Italia, non hanno spinto per una proposta unitaria diversa ma rafforzata ? cercando di trovare, una forte collaborazione in primis con Francia e Spagna e successivamente con la Germania ed in casi estremi facendo valere anche il diritto di veto in seno a Consiglio Europeo.
Proprio in questi giorni la Commissione Europea uscente ha formalizzato, al Governo Italiano, l’apertura di una procedura d’infrazione contro l’Italia per deficit eccessivo; La procedura di infrazione annunciata dalla Commissione Ue è arrivata quindi per disavanzo eccessivo, (guarda caso proprio nel momento di trattativa e formazione della nuova Commissione Europea ….).
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ci racconta che tutto era stato gia previsto dal Governo e che il peggioramento dei conti pubblici è imputabile, per buona parte, all’utilizzo devastante del Superbonus, un’incentivo che ha messo in difficoltà la finanza pubblica in questi anni e nei prossimi a venire; ma il problema però rimane, perchè il Governo Italiano dovrà trovare, con la prossima finanziaria 2024, 12 miliardi di Euro in più per far fronte alle richieste della Commissione Europea, ed allora cosa faremo ?
Nuove Tasse , Tagli alla Sanità, Svendita delle aziende pubbliche in mano al Tesoro ??
E’ chiaro che se nei prossimi anni, non avremo una crescita del PIL di almeno il 3 % l’anno, ogni anno questo nuovo patto di stabilità, ci porterà a intraprendere scelte molto austere.