La RETE ANAS augura a tutti buona festa dell’Assunzione e buon ferragosto che sia foriero di pace e serenità

La RETE ANAS augura a tutti buona festa dell’Assunzione e buon ferragosto che sia foriero di pace e serenità

La presidenza della RETE Associativa ANAS (Associazione Nazionale di Azione Sociale), a nomi di tutta la rete, augura buona festa dell’Assunzione e buon ferragosto a tutti i volontari  e soci che anche in questa giornata, in tutta Italia,  dalla Sicilia, passando per la Calabria (le foto sono di Vibo Valentia) sino alle Alpi assicurano sicurezza e assistenza a chi ne ha bisogno.

La Presidenza auspica che in questa giornata di festa ci sia lo spazio ed il tempo per meditare e riflettere, in modo serio, sulla grave crisi che sta colpendo il mondo, non solo a quella del caldo “anomalo”, ma soprattutto quella geopolitica, per valutare un serio progetto di pace che  deve partire dal Medioriente per arrivare in Ucraina e Russia.

De Gasperi, in uno dei suoi celebri discorsi, sottolineava che difronte ad un situazione eccezionale, come è quella di oggi, servono uomini normali per risolvere i problemi eccezionali.

La rete ANAS nel ricordare le parole di De Gasperi, auspica che la giornata sia dedicata ad una seria riflessione di pace da costruire nel mondo.

L’Italia, ha precisato la Presidenza, sia per la sua posizione geografica che per la sua Storia, sia, come in passato, promotrice di una proposte di pace e di accoglienza.

A prescindere dei luoghi ogni guerra  colpisce per prima i piu deboli “i bambini” e non si puo restare inermi nel vedere centinai di bambini uccisi o che patiscano per colpa della guerra.

Colpire bambini indifesi o inermi a prescindere le origini, la razza, la cultura, la religione o altro, significa non avere una visione chiara del futuro.

Non puo essere dato credito e valore alla moneta o sistema economico  a discapito dell’uomo. Si rammenda, ha precisato la Presidenza nazionale della rete Associativa ANAS, che un mercato senza l’uomo non esiste, l’uomo senza il mercato, esiste.

Serve rimettere al centro del mondo l’uomo, con i suoi valori, la sua cultura ecc. come aveva fatto la chiesa Cattolica apostolica Romana prima del 700 e non il mercato o la moneta, se si vuole costruire un futuro e la pace.

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