Tutela e valorizzazione dell’uso delle erbe officinali e della biodiversità della Sardegna

Tutela e valorizzazione dell’uso delle erbe officinali e della biodiversità della Sardegna

Il progetto, finanziato dalla Fondazione di Sardegna in partenariato con Slow Food Cagliari, le Acli regionali della Sardegna e l’Università per stranieri di Perugia, ha preso avvio a metà ottobre e si è concluso a febbraio.

Essendo rivolto a giovani studenti e giovani immigrati di seconda e terza generazione ha visto coinvolte varie classi dei seguenti istituti:

–Istituto d’Istruzione Superiore P. Levi Quartu S. Elena

–Istituto Tecnico Economico P. Martini Cagliari

–Istituto Comprensivo 2 Selargius

–Scuola Elementare Sacra Famiglia Margine Rosso -Quartu S. Elena

Diversi gli obiettivi che si intendevano raggiungere:

-Favorire la formazione, il confronto e l’inclusione sociale, il miglioramento delle competenze;

-Accrescere la conoscenza delle caratteristiche del nostro territorio, le produzioni tipiche e la consapevolezza dell’importanza della tutela dell’ambiente e della biodiversità;

-Conoscere, valorizzare e promuovere l’utilizzo tradizionale delle erbe aromatiche ed officinali;

-Promuovere dei percorsi di turismo culturali ecosostenibili ed esperienziali;

-Favorire l’incontro e le testimonianze degli esperti, degli imprenditori ed ampliare i percorsi di orientamento.

Varie le realtà legate al mondo agricolo con le quali si è potuto collaborare:

Paola Cannas Azienda Agricola Abitare con il Verde Quartucciu della imprenditrice e socia Slow Food Paola Cannas, con la quale si sono incontrati esperti per riconoscimento delle erbe aromatiche e spontanee del territorio e si è discusso di tutela della biodiversità, mondo delle api e cambiamenti climatici.

Manuele Fanutza del ristorante Letizia di Nuxis che ha raccontato le caratteristiche del territorio del Sulcis con le sue produzioni tipiche e ha poi parlato dell’uso tradizionale delle erbe spontanee per la produzione degli oli essenziali e per l’enogastronomia caratteristica del territorio.

Fernando Atzeni Azienda Agricola Agriturismo “Su Massaiu” a Turri che ha parlato del territorio della Marmilla e della produzione in aridocoltura: meloni, cipolle e grano sen. Capelli, zafferano ed erbe aromatiche e spontanee.

C’è stato anche un incontro con Marta Fiori della Associazione Orti Felici -Sinnai nel quale i ragazzi hanno partecipato a piantumazione di alberi, semina di erbe aromatiche e ortaggi invernali, preparazione dei semenzai.

Al fine di favorire la realizzazione del percorso e rafforzare l’inclusione dei giovani emigrati ed immigrati e di condividere le esperienze e le future collaborazioni, Slow Food Cagliari ha formalizzato un gemellaggio con il Circolo dei Sardi di Neuquén in Patagonia-Argentina.

Il percorso ha fatto emergere frammenti importanti della cultura alimentare sarda e del suo vasto patrimonio, spesso ignorato; ha ampliato le conoscenze sull’uso tradizionale delle erbe officinali e la stessa cucina locale e dunque l’alimentazione tradizionale della Sardegna.

Il confronto tra i giovani e il dialogo intergenerazionale hanno favorito il rafforzamento della identità; è questo un obiettivo comune per aprirsi e creare una maggiore consapevolezza della grande potenzialità del patrimonio della nostra cultura alimentare tradizionale.

Cos’è Slow Food?

SLOW FOOD CAGLIARI APS, è un’Associazione no profit e partecipa alla rete SLOW FOOD INTERNAZIONALE, presente in 160 paesi, che promuove il cibo buono, pulito e giusto.

Difende il diritto per tutti di accedere ad un cibo di qualità, favorisce la tutela dell’ambiente e della biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile, promuove attività educative e di formazione in particolare rivolte alle giovani generazioni per una sana e corretta alimentazione

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