SAVA – Il 29 novembre, Piazza San Giovanni a Sava (TA) diventerà il cuore pulsante di una comunità che sceglie di alzare la voce contro ogni forma di violenza e sopraffazione.
L’iniziativa è promossa dall’Associazione E.T.S.-O.D.V. Angeli di Quartiere – Corpo di Tutela Civile C.T.C. Sava, affiliata ad A.N.A.S. (Associazione Nazionale di Azione Sociale), realtà da anni impegnata nella tutela civile, nel volontariato e nella promozione del benessere sociale.
In un mondo in cui il rumore delle guerre continua a spegnere vite e a generare paura, l’evento nasce con l’intento di creare un luogo di incontro e riflessione, dove ciascuno possa portare un segno, una parola, un gesto capace di opporsi alla logica dell’odio. L’idea alla base della giornata è semplice e potente: la pace non è solo un ideale, ma un atto quotidiano che richiede partecipazione, consapevolezza e responsabilità condivisa.
Durante l’intera giornata, Piazza San Giovanni si trasformerà in uno spazio vivo, animato da espressioni artistiche, momenti di raccoglimento e attività simboliche. Non per spettacolarizzare il dolore, ma per ricordare che ogni vita spezzata dalla guerra merita ascolto, memoria e rispetto. Cittadini, studenti, volontari e associazioni saranno chiamati a lasciare un contributo personale: una frase, un disegno, un pensiero di speranza. Gesti semplici che, messi insieme, compongono un messaggio collettivo di grande forza.
L’iniziativa sottolinea inoltre il ruolo fondamentale delle nuove generazioni: giovani, artisti e realtà educative del territorio saranno protagonisti nella costruzione di un linguaggio comune di pace, dimostrando che il futuro può e deve essere immaginato oltre i conflitti.
La giornata del 29 novembre non vuole essere soltanto un momento di commemorazione, ma un invito a guardare oltre l’indifferenza. Un richiamo a riconoscere la dignità umana come valore non negoziabile e a costruire relazioni fondate sulla solidarietà.
La conclusione sarà affidata al silenzio e alla condivisione di un cammino comune tra le strade del paese, un gesto semplice e profondamente simbolico: perché, come ricordano gli Angeli di Quartiere, la pace non è assenza di guerra, ma presenza viva di comunità che scelgono di prendersi cura le une delle altre.
Il 29 novembre, Sava farà risuonare questo messaggio.
