Pranzi “stellati” per detenuti e detenute in oltre 56 Istituti penitenziari italiani in occasione del Santo Natale

Pranzi “stellati” per detenuti e detenute in oltre 56 Istituti penitenziari italiani in occasione del Santo Natale

Anche quest’anno l’associazione Prison Fellowship Italia – che da anni opera con diverse iniziative all’interno delle carceri – insieme a Rinnovamento nello Spirito Santo (movimento ecclesiale che conta in Italia oltre 1600 gruppi e comunità) e Fondazione Alleanza del RnS, in collaborazione con il Ministero della Giustizia e con il patrocinio del CONI – Comitato Regionale Lazio, realizza l’iniziativa “L’ALTrA Cucina… per un Pranzo d’Amore”.

Si tratta dell’evento di Natale più grande nell’ambito del sistema carcerario italiano: una giornata in cui gli spazi asettici del carcere si riempiono di festa, accoglienza e segni concreti di vita nuova.

Il Pranzo di Natale si svolgerà giovedì 18 dicembre, in contemporanea, in oltre 56 istituti penitenziari italiani, molti dei quali quest’anno apriranno le porte all’iniziativa per la prima volta.

Numeri della solidarietà

Il “popolo” della solidarietà è, anche quest’anno, particolarmente numeroso:

  • oltre 1300 volontari;

  • più di 100 artisti impegnati in sala;

  • oltre 70 chef stellati e cuochi dell’alta cucina italiana.

Saranno loro a preparare e servire gustose portate ispirate ai sapori delle nostre regioni, alla cucina mediterranea, ma anche a piatti che raccontano contaminazioni e incontri con altre culture e Paesi lontani.

La solidarietà ha, ancora una volta, il volto di tante città italiane: Teramo, Vasto, IPM Catanzaro, Crotone, Palmi, Paola, Laureana di Borrello, Corigliano Rossano, Vibo Valentia, Vallo della Lucania, Ariano Irpino, Avellino, Aversa, Eboli, IPM Nisida, Napoli Secondigliano, Napoli Poggioreale, Salerno, Bologna, Castelfranco Emilia, Parma, Gorizia, IPM Casal di Marmo (Roma), Rebibbia – Sez. Maschile (Roma), Rebibbia – Sez. Femminile (Roma), Velletri (RM), Lecco, Lodi, Milano Opera, Monza, IPM Milano, Ancona Barcaglione, Ancona Montacuto, Fermo, Pesaro, Ivrea, Torino, Verbania, IPM Bari, IPM Quartucciu (CA), Onanì-Mamone (NU), Lanusei (NU), Nuoro, Cagliari-Uta sezione maschile, Cagliari-Uta sezione femminile, Sassari, IPM Caltanissetta, IPM Catania, Palermo Pagliarelli, Siracusa, Massa, IPM Firenze, Siena, IPM Pontremoli, Livorno, Vicenza.

Un pranzo “stellato” dietro le sbarre

Un Pranzo di Natale, dunque, davvero speciale: a realizzarlo, con le loro brigate, saranno chef stellati e cuochi dell’alta cucina provenienti da tutta Italia; a servirlo, con gioia e generosità, volti noti dello spettacolo, della cultura, del giornalismo e dello sport, che hanno scritto pagine importanti della storia sportiva e artistica del nostro Paese.

Molti gli artisti e gli sportivi che hanno già aderito a questa straordinaria iniziativa. Tra i nomi (solo a titolo esemplificativo): Alessandro Preziosi, Elisa Isoardi, Massimiliano Gallo e il cast del film “La Salita” (girato nel carcere minorile di Nisida), Rosanna Lambertucci, Raimondo Todaro, Giusy Buscemi, Jan Michelini, Cristina Donadio, Gigi e Ross, Valeria Fabrizi, Pierdavide Carone, Francesca Michielin, Benjamin Mascolo, Morena Gentile, Renzo Sinacori, e molti altri ospiti e talent del mondo dello spettacolo e dello sport.

I commensali saranno circa 9000 detenuti, assistiti dall’instancabile lavoro di circa 700 agenti penitenziari.
La mise en place, curata nei minimi dettagli (spesso arricchita da centrotavola realizzati dagli stessi detenuti con il supporto delle associazioni), sarà affidata a 1500 volontari che, insieme agli artisti, serviranno oltre 30.000 piatti distribuiti in tutte le carceri coinvolte.

Rebibbia: la cucina che riscatta

Nel carcere maschile di Rebibbia, a Roma, cucinerà – per il dodicesimo anno consecutivo – l’oste e cuoco Filippo La Mantia, presenza immancabile fin dalla prima edizione dei Pranzi di Natale.

Accanto a lui, dietro ai fornelli, lo chef Massimiliano Orsini e i detenuti normalmente addetti alla cucina.
Entrambi gli chef hanno conosciuto la detenzione (La Mantia è stato poi dichiarato non colpevole) e hanno trasformato quella esperienza dolorosa in una straordinaria opportunità di rinascita, seguendo la passione per la cucina nata proprio dietro le sbarre e diventando, nel tempo, professionisti stimati dell’alta cucina italiana.

Solidarietà, sport e speranza

A sedersi simbolicamente a tavola saranno la solidarietà e la generosità di tante persone: artisti, associazioni, fondazioni, brand e realtà che hanno scelto di sostenere, in modi diversi, le numerose necessità legate ai Pranzi di Natale.

Quest’anno, per la prima volta, a patrocinare questa grande sfida di solidarietà ci sarà anche il CONI – Comitato Regionale Lazio che, attraverso il presidente Alessandro Cochi, donerà palloni e materiale sportivo ai detenuti e alle detenute di Rebibbia.

Le voci dei promotori

«Il conto alla rovescia per i pranzi di Natale stellati in oltre 56 carceri italiane è iniziato – dichiara Marcella Reni, presidente di Prison Fellowship Italia –. Facciamo parte di un movimento che sta illuminando gli angoli più bui del nostro Paese. Noi di Prison Fellowship Italia crediamo nel potere trasformativo del cambiamento, che parte dalle mura di una prigione e si diffonde a cascata in intere comunità. Questi effetti a catena di trasformazione sono quelli che chiamiamo “punti di svolta” e, grazie alla generosità di tanti, li stiamo vedendo in tutte le carceri».

Un’occasione per portare speranza, come sottolinea il presidente del Rinnovamento nello Spirito Santo, Giuseppe Contaldo:
«Saranno serviti non solo piatti raffinati ed eleganti, ma entreremo nelle carceri per portare soprattutto un abbraccio, un sorriso, ascoltare il loro dolore, interrompere l’isolamento e vestirlo di nuova speranza. Favorendo così un dialogo e diminuendo la distanza tra il “mondo fuori” e il carcere. Cinquantasei luoghi di detenzione si trasformeranno nella “grotta di Betlemme”, perché fare il Natale dentro il carcere è come farlo in una grandissima grotta. Il Bambino nasce nella zona più remota, più nascosta. Se vogliamo, anche nella grotta degli animali, quella più disprezzata. E oggi abbiamo tante grotte viventi che noi, cristiani credenti, dobbiamo scoprire per starci. Senza amore e speranza si muore! E i cristiani conoscono una speranza che non delude, e ai detenuti bisogna portare questa Speranza, che per loro diventa un modo per ricostruire la propria vita».

Conferenza stampa di presentazione

Tutti i dettagli dell’iniziativa – nomi degli ospiti, degli chef, degli artisti e degli sponsor – saranno illustrati durante la Conferenza stampa di presentazione, che si terrà:

Martedì 16 dicembre, alle ore 16.00
presso la Sala Caduti di Nassirya del Senato della Repubblica
(Piazza Madama, 11 – Roma, accesso a numero limitato).

Chi non potrà essere presente in Sala potrà seguire la conferenza in diretta sul canale streaming del Senato.

NOTE DI ACCREDITAMENTO

Conferenza stampa in Senato e Pranzo di Natale in carcere

Accredito per la Conferenza stampa in Senato (martedì 16 dicembre)

È necessario inviare richiesta a:
segreteria.versace@senato.it
(mettendo in copia daniela.didomenico@prisonfellowshipitalia.it)

Indicando:

  • nome e cognome;

  • data e luogo di nascita;

  • numero del tesserino di iscrizione all’Ordine (per giornalisti);

  • estremi del documento d’identità.

Per fotografi e operatori video valgono le stesse modalità, omettendo naturalmente il numero di tesserino giornalistico.
La partecipazione è subordinata alla disponibilità dei posti.

Accredito per il Pranzo di Natale in carcere (istituto da scegliere)

Giornalisti iscritti all’Albo e operatori interessati a seguire il Pranzo di Natale devono inviare richiesta a:
daniela.didomenico@prisonfellowshipitalia.it
oppure
daniela@rns-italia.it

Specificando:

  • testata di riferimento;

  • carcere di interesse;

  • copia del documento d’identità (in corso di validità).

Fotografi e cameraman freelance devono inoltre allegare:

  • copia del documento d’identità;

  • elenco dell’attrezzatura fotografica con cui intendono accedere all’istituto.

Daniela Di Domenico
Ufficio Stampa Prison Fellowship Italia
339 459 0180
daniela.didomenico@prisonfellowshipitalia.it
daniela@rns-italia.it

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