Saranno sul palco la compagnia Amorphe con la performance sonora dei musicisti Marco Caredda e Sergio Titus Tifu e Art’in con Valentina Puddu
Nuovo appuntamento domani, martedì 9 dicembre, al Teatro delle Saline di Cagliari con Corfuentes il nuovo festival dedicato alla danza contemporanea organizzato da Asmed- Balletto di Sardegna, organismo che da quest’anno fa parte dei quattro centri Crid (Centro di rilevante interesse per la danza) presenti in Italia.
Alle 21 ad aprire la nuova serata del festival diretto da Massimiliano Leoni, sarà “Duos” della compagnia sarda Amorphe, uno spettacolo che sarà riproposto anche nelle serate dell’11 e 12 dicembre. “Duos” è una performance sonora che ha per protagonista il duo formato dai musicisti Marco Caredda e Sergio Titus Tifu in cui il violino dialoga con un universo di strumenti elettronici, creando un paesaggio musicale sospeso tra tradizione e sperimentazione. Il violinista intreccia linee melodiche intense e tattili, mentre il polistrumentista scolpisce trame di synth, effetti e textures ambientali che sembrano respirare, espandersi e contrarsi nello spazio.
A seguire sale sul palco Art’in, altra compagnia isolana con base a Cagliari che presenterà “50′“: Valentina Puddu, che firma coreografia e danza, racconta i 50 minuti di tempo per trattenere i propri ricordi prima di perdere completamente la memoria. Ed è in questo viaggio, in questo conflitto tra memoria e corpo che riemerge il significato latino del termine “ricordo”, che individua il cuore come l’organo in cui la memoria trova ospitalità.
Per informazioni: info@cridsardegna.it. Telefono 351 487 9461.
Corfuentes in sardo significa “sorgenti del cuore”: luoghi intimi e profondi da cui nasce il movimento, dove l’acqua sotterranea dell’emozione trova un varco e si fa gesto, ritmo, visione. Un nome più che appropriato per l’Asmed che, fondata a fine degli anni ’70 da Paola Leoni, nel tempo ha cresciuto generazioni di artisti e artiste, molti dei quali affermati anche fuori dall’isola.
Corfuentes è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura e della Regione Autonoma Sardegna.
