Recentemente, il 19 luglio, si è svolto al Parlamento italiano un interessante dibattito, organizzato dall’Associazione “Geograzia”, insieme ad importanti partner internazionali, sul tema “Mutazioni geopolitiche e nuovi scenari internazionali”, strutturato in due sezioni, la prima dedicata al ruolo delle organizzazioni internazionali nei futuri scenari geopolitici e la seconda incentrata sulle prospettive internazionali dopo le elezioni presidenziali americane. Nel corso di questo evento dal forte sapore accademico, Roberto Galanti, console onorario della Repubblica di Moldova nelle regioni Marche e Abruzzo, è intervenuto sui rapporti tra Italia e Repubblica di Moldova.
Dopo aver passato in rassegna i rapporti economici – l’Italia è il terzo partner economico di Chisinau -, culturali, accademici e turistici, Galanti ha illustrato i significativi progressi compiuti dalla Repubblica Moldova nel suo orientamento verso l’Unione Europea. I cittadini della Repubblica di Moldova, alcuni dei quali hanno anche la cittadinanza rumena, sono parte integrante della civiltà europea e condividono i valori europei. Galanti ha quindi sottolineato l’importanza del sostegno che l’Italia ha dimostrato e continua a dimostrare a favore dell’ingresso di questo Paese dell’Europa dell’est nella Comunità europea.
Naturalmente, ha osservato il diplomatico, questo processo non è e non sarà facile, soprattutto nelle condizioni in cui, come è noto, la Federazione Russa non vede di buon occhio l’approccio delle autorità di Chisinau, promuovendo una vera e propria ibrida guerra nella Repubblica di Moldova: soldi per formazioni antieuropee, disinformazione, propaganda, ingerenza negli affari interni. Ciò che è interessante rispetto allo sviluppo della guerra ibrida contro l’approccio europeo della Repubblica Moldova è anche la propaganda che la Federazione Russa esercita sul territorio italiano, dove vivono e lavorano molti cittadini moldavi.
Secondo Roberto Galanti, nella società della Repubblica di Moldova si può osservare che i valori democratici sono assunti a livello della grande maggioranza della popolazione. In questo senso, il console ha esemplificato il modo straordinario in cui i cittadini moldavi hanno sostenuto e sostengono i profughi ucraini arrivati lì.
La conclusione tratta dal discorso, accolto con grande interesse dai presenti, è che la Repubblica Moldova deve essere sempre sostenuta nel suo percorso europeo. In questa prospettiva, Galanti ritiene che l’Italia possa e debba impegnarsi ancor più di prima, perché contribuirà certamente alla crescita della grande famiglia europea, ma assicurerà nella Repubblica di Moldova un partner sempre più importante e strategico anche nel Europa dell’Est.
Antoniu Martin, storico e analista politico