Elena Schlein, Renzi e i…temi.

Elena Schlein, Renzi e i…temi.

 

Uno dei “temi” del giorno che riempiono le asfittiche notizie giornalistiche estive, è il dubbio amletico della segretaria del Pd, Elena Schlein (sì, all’anagrafe si chiama Elena), sull’imbarcare Renzi nel famoso campo largo (per i più maliziosi, camposanto).

 In margine alla festa dell’Unità della regione Marche, ossia a Pesaro, in una delle tante dichiarazioni ai giornalisti che la pressavano, ha detto che Conte ha fatto un passo avanti dichiarando di voler appoggiare Orlando in Liguria.

Poi ha “esagerato”, dichiarando che “…E i temi sui quali stiamo cercando di costruire alleanze sono esattamente quelli che citavo: il lavoro, la sanità, le politiche industriali, la scuola, i diritti, come affrontiamo l’emergenza climatica…”. Già i temi…

Ogni volta che la segretaria Schlein fa dichiarazioni o risponde (a modo suo) a domande dei giornalisti: dopo avere parlato come un’astrofisica, ossia…dei massimi sistemi, immancabile arriva l’elenco dei “temi” con i quali si confronterà con le altre forze politiche, bla bla bla…

Incredibile questa donna. A qualsiasi domanda, non le si riesce ad inchiodarla a qualcosa di determinato (o determinabile). Per lei esistono solo i “temi”. Se trovate un giornalista che sia riuscito ad “estrarle” dalla bocca una qualche soluzione ad un “tema”, credo che vincerà il premio Pulitzer del giornalismo.

Ma torniamo a Renzi. Come è noto, l’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, “respinto con perdite” dalla Meloni e da tutto il Centrodestra, per eventuali “inserimenti” nella coalizione della guidata dalla Meloni medesima, tenta di approcciarsi al Pd della Elena Schlein, all’insegna del motto: “chi h’avuto h’avuto, scurdammoci u passato….”.

Che sarebbe come dire, scusate se vi ho distrutto un Partito, fatto cadere un governo coi 5Stelle (Conte-2), ecc…  Ma ora…”guardiamo al futuro”. In primis il suo.

Ecco, forse la “piccola” Elly Schlein, dovrebbe prendere esempio dalla “grande” Giorgia Meloni. Che di esperienza politica ne ha da vendere.

Massimo Piccolo

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