Chiusura Banco Alimentare: tante famiglie chiedono aiuto

Chiusura Banco Alimentare: tante famiglie chiedono aiuto

L’emergenza sociale continua a crescere, e ogni giorno aumenta il numero di famiglie che necessitano di beni di prima necessità.
Da quando, lo scorso novembre, il Banco Alimentare – che da sempre garantiva la distribuzione di beni – ha chiuso, molte persone si sono trovate in seria difficoltà. La situazione è peggiorata ulteriormente con la chiusura temporanea della sede regionale del Banco Alimentare di Montalto Uffugo (CS), a cui era collegata la sede locale di Corigliano-Rossano (CS).

Da quel momento, la situazione è sfuggita di mano: nessun aiuto è più arrivato.
Di fronte a questa emergenza, non si può restare in silenzio. L’associazione Azzurra, guidata dal presidente Antonio Gallina, si è attivata per evitare che le fasce più deboli della popolazione rimangano prive di un servizio essenziale.

Gallina sottolinea che nessuno è rimasto con le mani in mano: grazie alla collaborazione di diversi supermercati e al sostegno di numerosi cittadini, che hanno fornito un aiuto fondamentale, si è riusciti a tamponare la situazione per qualche mese. Tuttavia, questo non è sufficiente.

Le richieste di aiuto sono in continuo aumento. Molte persone restano nell’ombra, spesso per vergogna o pudore, ma – come evidenzia il presidente – nessuno dovrebbe sentirsi in imbarazzo nel chiedere aiuto. È compito di tutti abbattere questi pregiudizi. A rendere la situazione ancora più critica è l’aumento delle richieste da parte degli anziani, che con pensioni minime non riescono a far fronte alle spese quotidiane.
L’associazione Azzurra lancia quindi un appello: servono aiuti e interventi da parte di altre associazioni, aziende e di chiunque sia in grado di contribuire.

L’obiettivo finale deve essere quello di sostenere tutti, senza dover scegliere chi aiutare e chi no.

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