Trump-Zelensky e quei “comunisti” della UE.

Trump-Zelensky e quei “comunisti” della UE.

 

Trump-Zelensky

Il 28 febbraio scorso, durante l’incontro alla Casa Bianca fra Trump e Zelensky, per tacer d’altro (ne sono pieni i mass media, non vi tedio), Trump rinfacciava a Zelensky il fatto che il predecessore di Trump medesimo (Bidén, “uno stupido”), gli ha gentilmente elargito 350 miliardi (che vuoi che sia, bruscolini…) e che ora la nuova Amministrazione trumpiana rivuole indietro, attraverso lo sfruttamento delle ormai famose “terre rare” insistenti nel territorio ucraino.

Peccato che i famosi 350 miliardi di cui sopra, siano andati in Ucraina, sotto forma di “aiuti” militari. Ossia, in armi e tutto l’indotto che ne segue. E chi produceva la maggior parte degli “aiuti” di cui sopra? Elementare Watson: fabbriche di armi Usa. Ergo i famosi 350 miliardi, non si sono mossi dal territorio americano. In quanto uscivano dalle casse Usa, per entrare direttamente nelle casse dei produttori (sempre Usa) delle armi e indotto vario.

Ora Trump rivuole i soldi che sono andati di fatto nelle casse delle multinazionali delle armi, e che l’Ucraina non ha proprio visto. Ricapitolando. Gli Usa, già dal 2014 hanno insufflato armi all’Ucraina (questa é ormai storia), senza che nessuno glielo avesse richiesto; illudendo i poveri ucraini che li avrebbero aiutati ad “abbattere” Putin il cattivo di turno (dopo l’Iraq, la Siria, la Libia, l’Afghanistan, la Corea del Nord, il Vietnam – sempre del Nord -, ecc…). Dopo di che, visto che il cattivo di turno (Putin) non “soccombeva”, ora Trump rivuole indietro i denari che già si sono incassati le fabbriche di cui sopra. Incredibile vero?

 

Quei comunisti della UE

Dopo l’inversione di rotta di 180 gradi che ha fatto Trump rispetto alla politica verso l’Ucraina e il “cattivone” Putin: vagano per l’Ue e tutto il cucuzzaro occidentale, una serie di uomini e donne in pena, palesemente disorientati, ma che, ahinoi, hanno in mano le leve del potere di interi popoli europei. Ciò a causa della improvvisa “scomparsa” del capo (Bidén), il quale dirigeva la politica (o chi per lui, quien sabe?) per tutto il cucuzzaro occidentale.

Infatti, ora al comando dell’Occidente c’è Trump, che, come dicevo, ha invertito la rotta di 180 gradi, ma pare che gli uomini e donne di cui sopra, non se ne siano ancora accorti. E non si capacitano di non avere più un capo “vecchio stile” che li guidasse. E quindi non sanno che pesci prendere. Neanche di fronte alla cosa di più elementare buon senso: la Pace in Ucraina.

Questa cosa mi ricorda una leggenda (non ho mai saputo se fosse vero o meno) di cui venni a conoscenza quand’ero ragazzo e c’era ancora l’U.r.s.s. (l’Unione sovietica ed il comunismo dell’est).

Un giorno vidi girare per la città dei marinai sovietici, sbarcati da una nave militare ormeggiata nel porto; erano in gruppi di 4 più un commilitone (si presume un superiore graduato). Un mio amico, in vena di prendere in giro i “russi” comunisti, mi disse che all’epoca i militari sovietici, nel caso che il loro comandante fosse rimasto ucciso, non avevano ordini per cosa fare, ossia come si dovevano comportare. Quindi nel caso di cui sopra sarebbe stati disorientati, bla bla bla.

Ecco, il comportamento dei politici occidentali (non tutti), orfani della rotta di Bidén, ora che lui non c’è più, vagano per la UE senza capire bene che cosa devono fare.

Che siano pure loro comunisti, a loro insaputa?

Massimo Piccolo

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