Istituto penitenziario di Castrogno, Messa di Natale con la Luce della Pace degli scout e comunicazione del nuovo incarico del Commissario Capo Francesco Scarangella

TERAMO – 22 dicembre 2025. Si è svolta questa mattina, presso l’istituto penitenziario di Castrogno, la tradizionale Messa di Natale, momento di profondo significato spirituale e istituzionale per la comunità penitenziaria, il personale in servizio e i presenti.

La celebrazione si è aperta con un gesto altamente simbolico: l’ingresso della Luce della Pace da Betlemme, portata dai Gruppi Scout di Teramo. Una luce che arde da secoli nel luogo della nascita di Gesù e che viene condivisa come segno universale di pace, dialogo e fraternità.

La Messa è stata officiata dal vescovo della Diocesi di Teramo-Atri, Lorenzo Leuzzi, accompagnato da Padre Felice, che nel corso dell’omelia ha offerto una riflessione di forte attualità. Il presule ha ricordato come nel mondo siano attualmente in corso 58 conflitti armati, un dato che ha dichiarato di non aver mai immaginato di dover constatare. Da qui l’invito a non lasciare Gesù Bambino confinato nella grotta del presepe, ma a tenerlo vicino durante tutto l’anno, come riferimento quotidiano di pace, speranza e responsabilità.

Alla fine della funzione, prima della benedizione, è quindi intervenuta il direttore dell’istituto, Maria Lucia Avantaggiato, che ha richiamato il valore umano del percorso penitenziario. La direttrice ha sottolineato come fragilità, reato e peccato facciano parte della natura umana, ma ha ribadito che rialzarsi e risollevarsi è possibile, ringraziando il personale interno, esterno e i detenuti per l’impegno quotidiano. Nel suo intervento ha inoltre annunciato l’arrivo di un nuovo cappellano, che proseguirà il servizio pastorale all’interno della struttura.

Nel corso della mattinata si è svolto anche un momento di rilievo istituzionale con la comunicazione ufficiale del nuovo incarico del dottor Francesco Scarangella, che ha annunciato il proprio passaggio al ruolo di Commissario Capo, entrando così tra i vertici del reparto di Polizia penitenziaria di Castrogno. Un momento istituzionale significativo, che si colloca nel segno della continuità operativa e della collaborazione con l’attuale comandante Igor De Amicis. Scarangella ha rivolto un sentito ringraziamento al dottor Giuseppe Pallini vice comandante, per l’accoglienza ricevuta e per il supporto nel percorso verso il nuovo incarico, nel segno della continuità e della collaborazione istituzionale.

Nel suo intervento, il Commissario Capo Scarangella ha posto l’accento sulla dimensione umana e valoriale del lavoro svolto quotidianamente dal Corpo, soffermandosi sul significato simbolico del “cuore” come guida dell’azione penitenziaria:

«Il cuore è molto evocativo del ruolo della Polizia penitenziaria. Il Corpo è custode e baluardo di legalità nello spaccato dell’esecuzione penale ed è garante del dettato costituzionale di cui all’articolo 27, comma terzo. Il cuore è passione. Il Reparto necessita di cura e presenza, e questo passa attraverso la passione e la dedizione costante. La forza attrattiva crea legami e relazioni sulle quali si fonda la nostra organizzazione complessa. Il cuore è la chiave per ancorare il nostro lavoro a un sistema dei più nobili valori».

A chiudere gli interventi è stato Don Delfino, che ha salutato la comunità penitenziaria passando il testimone dopo 22 anni di onorato servizio come cappellano. Nel suo intervento ha ricordato come il Natale non sia soltanto un bel presepe, sottolineando che proprio in carcere si comprende fino in fondo il significato autentico del presepe, anche in un contesto segnato da difficoltà. Don Delfino ha infine ribadito che Gesù continua a farsi presente fino alla fine del mondo, portando speranza e vicinanza.

A conclusione dell’incontro, il Commissario Capo Francesco Scarangella ha annunciato la donazione di calamite di colore blu e celeste, colori identificativi della Polizia penitenziaria, quali segni commemorativi dell’evento e occasione di riflessione per tutti i presenti sui valori del servizio, della responsabilità e della dedizione.

La mattinata si è così conclusa con la recita della Preghiera del Giubileo, a conclusione dell’anno giubilare, coniugando il significato religioso del Natale con un momento di riflessione istituzionale e umana, nel segno della pace, del dialogo e dei valori che orientano quotidianamente l’azione della Polizia penitenziaria all’interno dell’istituto di Castrogno.

 

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