Il simbolo di questo patto è stata la realizzazione di una grande mongolfiera in cartapesta, nei giorni precedenti, dai volontari e dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti che, in caso di pioggia abbondante, avrebbe rischiato di sciogliersi. Con ostinazione, il giorno prima dell’inizio è stata installata e la stessa notte, ha piovuto sulla città. Il venerdì mattina tutti si sono recati a piazza Ballarò a verificare se ci fosse ancora: c’era e forse, proprio quella resistenza inaspettata ha spinto tutti a non arrendersi.
Il Festival è stato inaugurato sotto una pioggerella insistente, e anche questa volta: nessuno si è tirato indietro: la banda del Liceo Regina Margherita ha suonato per prima durante l’inaugurazione e, a seguire, la tradizionale parata di quartiere dei Sambazita ha avuto luogo tra sorrisi e famiglie affacciate dai balconi a salutare il coloratissimo circo che tornava nelle strade.
“Ancora una volta è stato confermato l’affetto, la stima e la fiducia che il pubblico ha nei confronti del Festival e del suo costante crescere e mutare, per il suo spirito politico e sociale, senza perdere mai il sorriso. – dice Marco Sorrentino, presidente dell’associazione Ballarò Busker – Un intero quartiere ha rivendicato in ogni piazza di spettacolo la sua identità, senza mai sentirsi invasa o colonizzata ma solo e sempre colmata d’amore e cura partecipata e, mai come quest’anno, capace di resistere. Siamo profondamente grati agli artisti e alle artiste che si sono esibiti, al quartiere che ci ha sostenuto, e soprattutto ai volontari, le volontarie e alla logistica, che hanno reso possibile che non solo lo spettacolo continuasse, ma che fosse il miglior Festival possibile”.
L’energia che ha animato gli oltre 150 volontari e attivisti per accogliere al meglio nel quartiere, le famiglie che sono intervenute per ammirare, gli artisti provenienti da diverse parti del mondo e la bellezza delle piazze storiche dell’Albergheria pulite e sistemate, ha permesso di mettere in scena tutto il palinsesto promesso e diretto da Riccardo Strano che, grazie alla sua esperienza, è riuscito a sostenere, supportare e dirigere tutti gli spettacoli in programma.
Grazie alla grande macchina organizzativa, alle mamme dei piccoli volontari, al grande pubblico che è arrivato, è rimasto, ha animato le piazze che, nonostante tutto, sono state accese per il grande show Ballarò Buskers Festival.
Ci vediamo con le prossime edizioni, a ottobre, ogni anno per sempre.