MOVE IN un guinzaglio retrattile alla vostra libertà di circolazione

MOVE IN un guinzaglio retrattile alla vostra libertà di circolazione

Nel precedente articolo si è parlato della proroga del blocco dei veicoli diesel fino a euro 5, ma ciò non ne imposto e ne chiesto dall’Europa. La normativa Europea è rivolta alle case costruttrici dei veicoli e alle aziende che producono pezzi di ricambio, orbene, il divieto di circolazione è una invenzione tutta italiana, che nasce dall’accordo politico nostrano chiamato “accordo di bacino padano”.

Qui pare doveroso mettere in evidenza l’Art. 16 della Costituzione: “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.”

Cos’è il MOVE IN:

Move-In (MOnitoraggio dei VEicoli INquinanti) è un servizio che promuove modalità innovative per il controllo delle emissioni degli autoveicoli più inquinanti.

Una scatola nera (black-box) installata a bordo del veicolo che consente di rilevare le percorrenze reali attraverso il collegamento satellitare ad un’infrastruttura tecnologica dedicata che calcola i chilometri percorsi su tutti i tipi di strade, tutti i giorni dell’anno, 24 ore su 24.

Nel caso in cui la black-box utilizzata sia dedicata esclusivamente al servizio MOVE IN, i TSP (I fornitori dei servizi telematici – TSP, accreditati al progetto MOVE IN), raccolgono unicamente i dati limitati e pertinenti al raggiungimento della finalità del servizio, in qualità di “Responsabili del trattamento dei dati”.

A ogni veicolo aderente al servizio viene assegnato un tetto massimo di chilometri che possono essere percorsi annualmente sull’intero territorio dei comuni che partecipano all’iniziativa.

Chi aderisce al servizio si impegna a rispettare la soglia dei chilometri assegnati su base annuale. (https://www.regione.piemonte.it/web/sites/default/files/media/documenti/2023-09/all_c-post_dd471_23_e_dl121_23.pdf).

Il conteggio dei chilometri è effettuato sui tratti stradali, di qualsiasi tipologia (comprese, quindi, autostrade, tangenziali e strade di interesse regionale), percorsi all’interno del perimetro delle aree geografiche denominate Area 1 e Area 2.

Inoltre, in caso di applicazione delle limitazioni temporanee al traffico, gli autoveicoli che hanno aderito a Move In saranno comunque soggetti a limitazioni della circolazione come gli altri veicoli inquinanti, fino alla disapplicazione delle stesse.

Raggiunto il tetto massimo di percorrenza assegnato, il mezzo non potrà più circolare nelle aree soggette a limitazioni sino al termine dell’anno di adesione al servizio.
In caso di controllo su strada, il superamento o meno della soglia chilometrica potrà essere verificato dalla polizia municipale attraverso specifica APP.

Riguardo, il territorio interessato dalle limitazioni alla circolazione veicolare (attualmente circoscritto a determinate aree urbanizzate del territorio comunale), esso sarà esteso, per gli aderenti al servizio MOVE IN, all’intero territorio regionale e a tutte le tipologie di strade dei Comuni interessati dalle limitazioni alla circolazione per motivi ambientali.

L’eventuale utilizzo del veicolo, in caso di superamento della soglia assegnata, comporta dunque la possibilità di incorrere nelle sanzioni previste per i veicoli limitati, in caso di controllo su strada da parte dei soggetti preposti, per il tempo residuo di completamento dell’anno di validità del servizio.

I costi massimi di adesione al servizio MOVE IN (IVA inclusa) sono: − 30 € per l’installazione della black-box e 20 € per la fornitura del servizio annuale, per un totale di 50 € al primo anno di adesione. Nel caso in cui un cittadino disponga già di un dispositivo installato a bordo del proprio veicolo compatibile con il servizio MOVE IN, il prezzo massimo sarà di 20 € per la sola fornitura del servizio annuale; − 20 € per la fornitura del servizio annuale, per gli anni successivi al primo anno di adesione.

Il lato oscuro del Move In:

Come già anticipato, il più grosso errore sarebbe aderire al Move In, anche se vi promettessero 100 mila km di percorrenza l’anno.

Ho già spiegato che il vero obiettivo non è il blocco delle auto, ma il MOVE IN, una scatola nera che andrete a pagare, e che vi controllerà ogni volta che salirete in auto, farà la spia su tutti i vostri movimenti, che saranno tracciabili tramite una semplice APP.

Perché allora anziché imporre il Move In le regioni emettono provvedimenti di blocco dei veicoli diesel euro 5? Semplice perché non possono imporvelo, allora la soluzione, è farvelo accettare autonomamente, e per farlo devono negoziare con voi, mettendo inizialmente sul tavolo delle trattative, facendovi dapprima una proposta che voi non accettereste mai.

La loro metodica è sempre la stessa, nel periodo COVID vi hanno detto che non potevate andare a lavoro, svolgere azioni giornaliera senza il farmaco magico, perchè c’era la pandemia, allora siete entrati in trattativa con il governo, e la sua proposta è stata, se non vi volete fare il vaccino, allora vi sottoponete ai tamponi ogni 48 ore, e la maggior parte dei cittadini ha accettato il tampone, ovviamente a pagamento. Il farmaco magico non poteva essere imposto, perché non esiste un farmaco che previene l’infezione sars-cov-2, ma ve lo hanno detto dopo la terza dose. Bene, i dati sul cambiamento climatico sono veri o alterati? Ho già detto che la normativa Europea è rivolta alle case automobilistiche e alle aziende di pezzi di ricambio, ma consci di ciò, cosa vi è stato proposto? Il blocco delle auto diesel fino a euro 5, dandovi 9 mila km di percorrenza annui, una proposta che nessuno accetterà.

Immaginate una scala di valori da 1 a 100, e la loro proposta massima iniziale è 100 “9 mila km”, non per farvi desistere da trattare, ma affinché voi o chi per voi presenti una controfferta.

Ipotizzate adesso che la controfferta sia di 20, cioè “la percorrenza di 30 mila km annui”, proseguirà con un tira e molla e la trattativa si bloccherà a 50, “circa 15 o 18 mila km annui”, che sarà la media di percorrenza della maggior parte dei cittadini.

A conclusione di questa negoziazione, molti di voi penseranno che sia stata un’ottima trattativa e che avete ottenuto più di quanto vi aspettavate.

In realtà è stato una totale perdita, perché il governo è sempre stato interessato solo ad una cosa, farvi accettare il Move In, quindi 1 su 100 della scala dei valori, perché a loro è basto 1 affinché possano controllare ogni vostro movimento e acquisire i vostri dati.

Inoltre sappiate che saranno sempre loro a comunicarvi i dati sull’inquinamento, quindi se tra 6 mesi o un anno, vi diranno che la qualità dell’aria sarà peggiorata, quei 15 mila km, scenderanno a 9 mila e poi chissà, anche a 5 mila, ma a quel punto non potrete tornare indietro, perché avrete accettato la situazione, come chi si è vaccinato e adesso che conosce gli effetti avversi e la pericolosità, non può chiederne l’estrazione.

Allo stato attuale il Move In è consigliato, suggerito, pertanto il suggerimento è quello di non accettarlo o metterete dei limiti alla vostra libertà di circolazione o avrete perso.

Diversa sarà la sorte se vi batterete per la vostra libertà di circolazione e di movimento, anche con il vostro primo cittadino, il sindaco, che vorrà avallare la limitazione sul suo territorio di competenza.

Chi infine, alla luce dei superiori avvertimenti, deciderà di voler provare l’ebrezza del guinzaglio chilometrico, deve sapere che può recedere anticipatamente dal contratto sottoscritto, ma alle seguenti condizioni.

Nel caso in cui la revoca sia anticipata rispetto alla scadenza annuale, cesserà il monitoraggio delle percorrenze del veicolo, rimanendo però attivo il conteggio dei chilometri già percorsi dal veicolo fino a quel momento. In tal caso, qualora l’utente abbia superato la percentuale del 50% dei chilometri concessi, il veicolo non potrà più essere utilizzato su tutto il territorio dei Comuni aderenti (in qualsiasi fascia oraria e in ogni giorno della settimana) per il tempo residuo di completamento dell’anno di validità inizialmente previsto per il servizio, con conseguente possibilità di incorrere nelle sanzioni previste per i veicoli limitati, in caso di controllo su strada da parte dei soggetti preposti, ha tutto l’aspetto di un recesso dal quale non si può recedere. Qualora, invece, al momento della revoca anticipata rispetto alla scadenza annuale, l’utente non abbia superato la percentuale del 50% dei chilometri concessi, il veicolo sarà soggetto al sistema ordinario di limitazioni della circolazione per motivi ambientali, vigente per chi non aderisce al progetto MOVE IN con le relative modalità di controllo e previsioni sanzionatorie. La revoca, dunque, non annulla gli effetti prodotti dall’adesione al servizio MOVE IN fino a quel momento maturati.

Francesco Paolo Cinquemani

*avvocato

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